problema sensore prossimità capacitivo prusa i3 pro b

nei miei vari tentativi di far funzionare l' autolivellamento dell' asse z , dopo aver provato con un servo e un endstop meccanico e con un clone del 3d touch ho voluto provare con un sensore capacitivo (il piano di stampa è non è metallico) e sono riuscito a farlo funzionare discretamente a freddo …… il problema è venuto fuori scaldando sia il piatto che l' hotend alla temperatura di esercizio , rispettivamente 105° e 255° (stampo abs) ebbene l' offset a freddo era 2,7 mm una volta scaldato tutto ho dovuto modificarlo fino ad arrivare a 0,6 mm e ogni volta che faccio la home si avvicina sempre di più il collegamento elettrico è stato fatto tramite un microrelè alimentando la bobina del relè tramite il sensore e collegando i fili del micro sulla parte no del relè , si lo so che non è molto preciso ma ancora non mi sono arrivati i componenti per il fotoaccoppiatore. Detto questo il sensore risente del calore o la mia prusa cresce a vista d'occhio? 2 mm sono tanti . consigli, idee?
saluti
Massimiliano

Sensa conoscere, il tipo di sensore e le sue caratteristiche, la vedo dura, in genere però

Partendo da questo link

trovi ottime informazioni, io ho usato un semplice 1N4148 (diodo di segnale) e ho alimentato a 12V il sensore, (che ha un range da 6 a 30V) è va bene, anche a caldo con l'ABS.

La stabilità termica dipende molto dalla tensione di alimentazione, in genere nelle vicinanze dell'Hot End non è che le temperature salgano di molto, altrimenti si fonderebbe il porta hot end e anche la parte della "Cold Zone" dell'estrusore avrebbe problemi a raffreddarsi.

Saluti

Carlo D.

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P3Steel - MKS GEN v1.2 e REPRAP_DISCOUNT_FULL_GRAPHIC_SMART_CONTROLLER + Gen 7 MOSFET (HotBed) + alimentatore step-down 12V -> 5V
Firmware MK4duo 4.3.6 con ABL induttivo con LJ18A3 - Slic3R (Originale) ed ESP3D per controllare la stampante da remoto.
HotEnd Cinese V6 clone con ugello da 0.4mm.

[My Building Log]

grazie per la risposta
il sensore è capacitivo alimentazione 6-36 distanza di rilevamento 1-10 mm diametro 18 mm normalmente aperto per adesso,in attesa del fotoaccoppiatore lo avevo collegato tramite un relè il problema è che ho il piatto di plastica ricoperto dal vetro e non posso usare un sensore induttivo . un dubbio sulla alimentazione però mi era venuto in mente , io lo alimento con i 12 v ma quando si attivano le resistenze del piatto e dell' esrtusore sento la ventolina di raffreddamento che cala molto di giri, non vorrei che sia un problema che magari a freddo gli arriva 12 v e mi da una misura poi quando scaldo tutto la tensione cala e mi cambia il valore di misura . ho letto il link ma il mio problema è che varia la misura ogni misurazione che faccio e sempre ad avvicinare il piatto all' estrusore mai ad allontanarlo questo succede solo quando scaldo per stampare . a freddo la ripetibilità delle misure è perfetta , diciamo leggermente superiore al micro ma il vantaggio è che la misura la posso fare su tutto il piatto
saluti
Massimiliano

Allora, il problema dell'alimentazione potrebbe essere dovuto al fatto che il relais assorbe troppa corrente, io uso un LJ18A3-8-Z/BX che ha una limitazione di 200ma di corrente sul contatto.

Qui un post sul forum inglese che parla del sensore occhio al collegamente del diodo.


Questa immagine dovrebbe spiegare in modo più semplice

Va comunque visto il modello del sensore, una differenza in una lettera può significare un tipo totalmente diverso di sensore.

Saluti

Carlo D.

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il mio sensore è ljc18 a3-b-z/BX 1 – 10 mm 6 – 36 VDC 300 mA NPN normalmente aperto (no) 3 fili ora sto aspettando il materiale per il fotoaccoppiatore poi riprovo a vedere se è preciso e se funziona