Ciao @Elstak , anche io come te ero partito con l'idea di fare una stampante 3D di dimensioni mooolto generose ed ho sperimentato tutte le possibili configurazioni meccaniche (tranne la delta a dire il vero). Per esperienza personale ti invito a riflettere su alcuni dettagli che purtroppo nella foga del "voglio una stampante enorme per stamparmi una barca" passano in secondo piano..
1) per quale scopo hai deciso di costruire una stampante 3D? "Capriccio" personale e tanta voglia di sperimentare o perchè magari hai un'attività e pensi che ti possa essere utile/fondamentale per aumentare la qualità dei tuoi prodotti? Ad esempio a me è capitato svariate volte di dover stampare dei pezzi di ricambio per dei macchinari preistorici (e non più in commercio) al mio meccanico.
2) hai già in mente un target di possibili cose da stampare? quale credi che possa essere la cosa più grande che stamperai? Ed in ultima analisi, ma non meno importante, anzi..hai idea di quanto tempo impieghi realmente un stampa di grandi dimensioni? sei disposto a sentir "sferragliare" la stampante per (ad esempio) 2 giorni consecutivi?
Valuta bene le risposte perchè (se non in casi eccezionali) ci si rende conto che non è affatto necessario farsi una stampante così grande. Però prevenire è meglio che curare, una volta spesi quei migliaia di € non si recuperano più (se non hai un'attività legata alla stampa 3D che te li fa recuperare). Inoltre ti troverai ad affrontare diverse problematiche che non sempre sono facilmente superabili. A giudicare dai tuoi post, ma non prenderla come offesa eh, mi hai dato l'impressione di una persona che vuole approcciarsi al mondo della stampa 3D ma che ha ancora poche conoscenze e poche idee chiare su quale lavoro ci sia dietro a tutto ciò. Se mi sbaglio mi scuso, non è mia intenzione etichettare qualcuno (non l'ho mai fatto in vita mia) ma è fondamentale capire le conoscenze su meccanica ed elettronica dell'interlocutore. Dal mio punto di vista non è corretto far fare scuola guida con una ferrari, soprattutto se la ferrari bisogna costruirsela da soli..
Fatta questa premessa passiamo alle altre considerazioni sulla meccanica. Non starò qui a dirti quale meccanica sia la migliore, anche se mi sembra di capire che la tua scelta è indirizzata verso la corexy, ma piuttosto ti presenterò buona parte degli inconvenienti che troverai lungo la strada..Iniziamo :
1) Barre liscie
utilizzarle su una stampante di tali dimensioni e soprattutto con determinate caratteristiche (precisione, velocità, wobble, ecc..) è un suicidio. Per questo tipo di stampanti (e oramai anche per quelle di dimensioni minori) lo standard si va spostando sempre più sull'utilizzo delle guide lineari (decisamente superiori ma in "egual" misura decisamente più costose). Il motivo, ridotto all'osso, è molto semplice: nei sistemi a cinghia (in particolare mi riferisco ai sistemi corexy ed hbot) il movimento è basato sulle forze di trazione esercitate dai motori (in base al verso di rotazione). Quando si vuole effettuare uno spostamento lungo X o lungo Y, in base al pattern delle cinghie si formano due coppie di forze, una coppia corcorde (che effettua il movimento) ed una coppia discorde che (in teoria) si annulla. Questo mette sotto stress la meccanica con continue torsioni che si ripercuotono sui punti mobili degli assi con conseguente "incurvamento" (a lungo termine) delle barre liscie. Da qui nascono degli impuntamenti e soprattutto delle imprecisioni nei movimenti.
Un discorso a parte andrebbe fatto per le cartesiane in stile prusa che, avendo ogni pattern dedicato ad un solo asse, non risente di queste torsioni
2) Piano di stampa grande e pesante
la tua intuizione sul voler usare 4 barre filettate (trapezoidali?) è corretta. Andando ad usare solo due barre filettate centrali, per un piatto di grandi dimensioni, non è sufficiente per due motivi: 1) anche utilizzando dei cuscinetti lineari (sulle barre liscie dell'asse z) più lunghi minimizzi ma non elimini l'effetto "ad altalena" del piatto e di conseguenza calibrare con precisione ed in via "definitiva" il livellamento del piatto è praticamente impossibile, inoltre 2) anche utilizzando delle madreviti antibacklash non elimini assolutamente il backlash per l'effetto che dicevo prima, infatti il piano vibra ed ondeggia che è un piacere..Usando 4 barre filettate però sorgono altri problemi..Io attualmente utilizzo un sistema simile (4 barre e 4 motori) con una versione di MK che ho modificato io stesso in modo da autolivellare il piatto con l'utilizzo di 4 endstop associati ad ogni motore (ma il tutto è ancora in fase di test). Sembrerebbe ideale ma anche questo sistema ha (o potrebbe avere dato che attualmente non ho molto tempo per testarlo) dei problemi. I più evidenti sono il fatto che hai bisogno di occupare 4 slot solo per i motori dell'asse z (ma questo potrebbe anche non essere un problema in base ai punti di vista), inoltre se un motore "si inceppa" sei fritto. Quindi per il momento ti consiglio di seguire la strada utilizzata da quei pochi che si sono avventurati nel costruire una big reprap, ovvero utilizza un solo motore sull'asse z in accoppiata ad un sistema con cinghia (chiusa) e puleggia dentata (occhio però che oltre certe dimensioni bisogna farsele fare su misura le cinghie chiuse quindi altri dindini che vanno via).
3) Masse in movimento
nel tuo primo post leggo:
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Elstak
in futuro ci sarà molto peso da spostare
purtroppo "peso eccessivo" e "stampa di qualità" non sono sinonimi in questo campo. Nulla vieta di (ad esempio) diminuire la velocità e riuscire ad ottenere ugualmente delle stampe eccellenti, ma solitamente si cerca di allegerire quanto il più possibile tutte le parti in movimento per il semplice motivo che :
massa maggiore -> inerzia maggiore -> precisione minore (con possibilità di perdita di passi e quindi stampa da buttare)
pertanto a riguardo ti consiglio vivamente di rivedere meglio le masse in gioco sugli assi x-y. Per quanto riguarda z invece il discorso è un tantino differente..per forza di cose il piatto (grande) avrà un certo peso (sicuramente maggiore di quello su x-y) quindi in questo caso c'è poco da fare, servono motori più potenti in relazione al peso del piatto stesso (e magari utilizzare velocità adeguate per evitare scossoni del piano durante la stampa).
4) Elettronica e dintorni
beh qui non c'è molto da dire, le schede in commercio sono più o meno tutte valide (anche se ancora una volta il mercato tende a preferire l'elettronica a 32bit che consente un elaborazione più veloce e quindi una minor probabilità di "inceppamenti software" dovuti alla mole di calcoli in coda). Ti hanno consigliato tra le tante la ultratronics (che è la stessa che possiedo ma che, sempre per mancanza di tempo, non sono riuscito ancora a testare in fondo anche se in prima analisi mi sembra ben fornita e di qualità). L'unico consiglio a riguardo è quello di prendere quella che più ti aggrada (a 32 bit in modo da non essere limitato in futuro).
Inoltre :
Quote
Elstak
4 pad termici per il piatto
come ti sei reso conto tu stesso, tralasciando il fatto delle gestione dei 4 piatti che non è immediata, uscendo dagli "standard" dimensionali delle stampanti 3D si trova ben poca roba che possa fare al caso nostro..se cerchi bene trovi anche piatti riscaldanti da 40x40. Questo è un motivo in più per chiedersi, mi serve realmente una stampante così grande? se in futuro avessi bisogno di un ricambio dovrò sbattermi di quà e di là per trovare un valido sostituto?
Riflettici bene perchè a volte è meglio fare un passo indietro, prima che sia troppo tardi, ed ottenere un prodotto valido e funzionante come da aspettative piuttosto che una grande miniera di problemi e delusioni..
PS: i soldi per l'elettronica figa investili sulla meccanica (o tienili da parte) almeno inizialmente..non ha molto senso costruire un prodotto dal design accattivante che però non riesce a fare bene ciò per cui è stato pensato ovvero stampare..sarebbe soltanto un bellissimo fermacarte tecnologico..