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TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP

Posted by Dieghito81 
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
December 30, 2013 01:14PM
Dunque, facciamo un riassunto un po per chiarirci bene le idee.

Io esco dalla vasca d'acqua con il filo già duro e raffreddato; qui il filo passa per il diapason dove resterà all'interno di un range di questi sensori; il range sarà ovviamente di 1.75 mm o di 3 mm.
Quando la bobina gira e dopo un po aumenta di volume, di conseguenza tira di più il filo e a questo punto il sensore (in basso) dice allo stepper di calare velocità giusto. Quindi la bobina partirà all'inizio vuota e veloce per terminare piena e lenta. Giusto? Sono un po confuso su questo punto...
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
December 30, 2013 01:16PM
Dimenticavo, i costi vanno bene. Non dico che non bado a spese, ma a questo punto dello sviluppo devo chiudere in bellezza il progetto che già mi è costato un bel tot di soldi.
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
December 30, 2013 01:55PM
aspetta... ci siamo capiti male ( molto probabile xke a parole è sempre un po difficile)... il diapason regola l'altezza della gobba del filo... quindi mantiene una tensione costante di trazione sul filo estruso, per controllare tale trazione si agisce sull'altezza della gobba del filo,(operazione che però va fatta a mano, una volta trovata l'altezza ottimale per avere il diametro desiderato, mantenendo tale trazione constante si avra un filo con diametro costante, sempre se la fisica e la matematica non sono una opione XD)
quello che vorresti fare tu è controllare costantemente il diametro all'uscita della vaschetta.... per fare cio servirebbe una bariera laser per la lettura dello spessore con una risoluzone abbastanza alta, che però non so dove trovare e quanto possa costare... magari ne esistono a buon prezzo ma non ne ho idea...

Simone
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
December 30, 2013 02:58PM
Si si, ora ho capito. Andiamo ad agire sul tiraggio costante che c'è tra avvolgitore e filo estruso. Ma a occhio quanti cm di gobba ti serve? Comunque ok, andiamo avanti con questo progetto, i dettagli li vediamo strada facendo. Anch'io a tempi sto un po stretto, ad aprile mi sposo e i preparativi mi porteranno via parecchio tempo. Quindi andiamo avanti.
Io farei così, ti faccio un bonifico e intanto ordini il materiale così non perdiamo tempo.
Per il laser mi sembra che un diodo laser non costi poi così tanto, 5,6 euro. Quali sono le difficoltà nel gestire il laser poi?
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
December 30, 2013 03:16PM
Senza complicarci troppo la vita, i sensori IR direi che vanno benissimo per quello che devi fare: lo scarto che deve avere la "gobba" dovrebbe essere almeno di 8/10 mm calcolando il diametro più penalizzante (3mm): uno scarto di 8mm crea una finestra 5 poi bisogna vedere che sensibilità hal'IR. E' necessario tuttavia che non sia nemmeno troppo per evitare accelerazioni e decelerazioni importanti continue che da quanto ho capito possono far variare il diametro del filo.
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
December 30, 2013 03:26PM
Ah ecco, hai toccato un tema importante. Visto che il mio trafilatore caga parecchio filo, il bobinato re non deve fermarsi e riprendere, ma accelerare o decelerare.. Non deve quindi mai fermarsi.
Trafilatore italiano - possibile start up
December 30, 2013 03:30PM
Dimenticavo, Nicola e Simone vedete voi come organizzarvi e come suddividervi i compiti. A me piacerebbe coinvolgervi entrambi.
Diego

Edited 1 time(s). Last edit at 12/30/2013 05:29PM by Dieghito81.
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 01, 2014 06:15AM
Dieghito: ti serve un sensore laser. Preparati alla botta :-)
Oppure (se accetti lo spanciamento) te la puoi cavare con sensori a sbarramento.
Scordati la misurazione laser del diametro (aka micrometri laser) se non hai vinto la lotteria di capodanno.
Inoltre: fatti una gugglata "calibratore sottovuoto" potrebbe darti qualche spunto.... potrebbe servire un frigo rotto. :-)

Ciao
Davide
3ntr

Edited 1 time(s). Last edit at 01/01/2014 06:16AM by 3ntrlab.


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no toys here...sorry
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 01, 2014 12:18PM
in realta un sistema laser non sarebbe nemmeno tanto costoso se fatto in casa, solo un po complicato da costruire.... un po tanto, ovvero si potrebbe usare un laser difrazionato a barra ( costo 5 euro in cina) e un elemento costituido da diodi fotosensibili.... il laser posizionato bene bene vicino al filo e il sensore il piu lontano possibile dal filo; in modo da sfruttare l'effetto conico di ingradimento del buco di luce, dato dal filo che oscura il laser ( mamma mia che frasona articolata)....
analizzando l'ombra del laser e facendo un po di calcoli si riuscirebbe a scoprire in tempo reale il diametro del filo ( trattasi di trigonometria nemmeno tanto avanzata, o mera comparazione con un filo calibrato)...
la "merda" starebbe nel fatto che il filo deve essere il piu stabile possibile di fronte al sensore, sospeso in aria ( ma questo mi pare lo sia gia prima di entrare nella vasca ad acqua) ma la roba piu complicata sarebbe il fatto che tutto il diametro dipenderebbe dalla trazione del motore stepper e questo complicherebbe di molto il modo di pilotarlo e l'elettronica che ci sta dietro....(si rischierebbe di avere un prodotto peggiore della sola caduta del filo...) in quanto ogni errore di pilotaggio dello stepper si ripercuoterebbe istantaneamente sul diametro del filo creando scostamenti anche molto accentuati.

usando il metodo della "gobba" di filo l'errore viene spalmato su una "porzione" maggiore di filo in quanto una modifica della velocita di riavvolgimento si trasmette sull'altezza della gobba che crea una variazione di trazione molto minore, dato che in questo caso la trazione è data dal peso del filo stesso e non direttamente dal motore....

e come dicevano in un forum americano sulla stampa 3d l'importante alla fine non è avere 3mm precisi o 1.75 ma un diametro costante per tutto il filo sia anche esso 2.9 o 2.87 ecc ecc
(ovvio che piu è vicino a 3 meglio è...)

Simone
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 01, 2014 03:06PM
Ciao,
auguri di buon anno a tutti; non ho capito se esiste un thread dove presentarsi e intanto lo faccio qui: mi chiamo Attilio, vivo a Roma, sono appassionato di tecnologia, e come tutti voi sono attratto dalle possibilità offerte dalle stampanti 3D.

Ancora non ho acquistato una stampante, ma ne sto studiando, in questi giorni, il funzionamento per potermela assemblare, perchè mi piace "capire" cosa sto usando e non essere un utilizzatore passivo di tecnologia.

Una delle cose che mi aveva frenato fino a poco tempo fa, ero il costo eccessivo della plastica, ma quando ho letto, la prima volta, della esistenza di un trafilatore "hobbistico" ho pensato che sarebbe stato il caso di averlo in dotazione per non dover pagare la plastica a peso d'oro e che era giunto il momento di avvicinarsi a questo nuovo "giocattolo" (la stampante 3D). Ieri, alla ricerca di informazioni, mi sono imbattuto in questo forum e poi in questa discussione che mi ha subito appassionato.

Mi è venuta una idea che sembra sensata e vorrei dare il mio contributo alla discussione: si tratta di un metodo per l'avvolgimento del cavo che potrebbe essere più facile da implementare perchè elimina la necessità di una velocità angolare differente in funzione del diametro variabile del rocchetto di filo che va un po' alla volta riempendosi.

Il sistema è basato su due motori passo-passo e un sensore (ad infrarossi) per la rilevazione di un ostacolo.

Il primo motore serve per tenere a tensione costante il filo che esce dal trafilatore (e dovrebbe avere un meccanismo simile a quello dell'estrusore della stampante ma senza il fusore); dovrà avere una velocità lineare pari a quella di uscita del trafilatore ed essere sempre in movimento.

Il secondo motore servirà per avvolgere intorno al rocchetto, periodicamente, il filo in eccesso.

Il meccanismo di funzionamento è il seguente: tra il primo ed il secondo motore andrà accumulato il filo in eccesso che periodicamente verrà avvolto al rocchetto guidato dal secondo motore (il tutto regolato dal sensore di rilevamento).

I due motori dovrebbero essere posti lungo un asse orizzontale ed il sensore a metà strada tra i due motori ma ad una altezza inferiore. Per comodità, immaginiamo i due motori posti, lungo un asse orizzontale, a 50 cm di distanza ed il sensore a metà strada tra i due, ma posto più in basso di 25 cm; se il filo fosse teso tra i due motori sarebbe lungo 50 cm, ma se non lo si avvolge intorno al rocchetto, tenderà ad accumularsi e, per gravità, ad incurvarsi verso il basso. Arrivato ad una certa lunghezza (ipoteticamente intorno agli 80-90 cm, ma andrà calcolata o misurata) il filo andrà ad interrompere il segnale del sensore posto più in basso; alla rilevazione della interruzione dovrà essere messo in movimento il secondo motore che avvolgerà il filo in eccesso rispetto ai 50 cm (55 cm per sicurezza) muovendosi ad una velocità superiore rispetto a quella di uscita dal trafilatore e fermarsi.

Quando il filo tra i due motori, riallungandosi, andrà nuovamente ad attivare il sensore (raggiunti nuovamente gli ipotetici 80-90 cm) ripartirà nuovamente il secondo motore che riavvolgerà la parte in eccesso, e cosi via.

Il sistema deve essere basato su un sistema arduino, ma concettualmente credo sia molto semplice da implementare.

Cosa ne pensate?

Per ora un saluto,
Attilio
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 01, 2014 05:54PM
Ciao a tutti e buon anno a tutti.. Scusate se rispondo un po tardi ma queste feste sono state un po impegnative...
Grazie a tutti per i vostri suggerimenti, e sicuramente mi avete messo una bella confusione addosso. Vista la totale ignoranza per me in materia di avvolgimenti, io devo partire con la soluzione più semplice e quella meno costosa, e anche la più gestibile in termini di spazio. E credo di approfondire quella di Attilio, sia perchè è di facile realizzazione e sia perchè è un completamento di quello che già io avevo adottato finora con il trascinatore posto dopo la vasca ad acqua. Mi da molta fiducia il fatto di poter contare su un motore che gira a velocità costante e in parallelo con l'estrusore. In questo modo il filo estruso incontra nell'ordine: forza di uscita, acqua e forza di trascinamento= il diametro è assicurato. Dopo il trascinatore avviene l'avvolgimento; secondo me è perfetto. Resta solo da farci su un po di pratica, capire se l'avvolgitore è meglio posizionarlo in parallelo, in basso o più in alto, ma quello lo posso vedere io in seguito. Il motivo è che ho paura che il filo duro crei troppe tensioni, specialmente se è abs; mah... Bisogna provare!!
Non dico che gli altri sistemi non vadano bene, ma questo secondo me è il più facile da realizzare per il momento.
Chi mi aiuta allora con arduino?
Diego
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 01, 2014 09:38PM
partendo dal fatto che tutte le idee sono sempre ben accette.... ( cosa fondamentale in un gruppo di ricerca e prototipizzazione)
mi permetterei di evidenziare un difetto nell'idea di attilio... ovvero la mancanza di un vero e proprio controllo ( o per chi è pratico di teminologia elettronica o sistemistica un feedback, un anello di reazione, controllo ad anello chiuso) che colleghi l'uscita del filo al controllo del motore...
ovvero non vi è una collegamento gestito da elettronica tra l'uscita del filo e la velocita del motoreche lo trascina... diciamo che tutto funziona preso per assunto che le due velocità siano PERFETTAMENTE uguali... se si sbaglia anche di poco la velicità di trascinamento a si avrà un lento crescere della divergenza tra le due che si tradurrà in un lento diminuire ( o aumentare) del diametro del filamento.... e fidatevi non è facile in fenomeni che durano a lungo azzeccare le due velocità con tale precisione....
ecco perchè si rende necessario un pilotaggio dinamico che analizzi costantemente i due fenomeni, non a caso in un sistema di quel genere il feedback viene dato dal laser diametrale che analizza in tempo reale il diametro del filo estruso in modo da poter agire sul tiraggio....
inoltre il flusso in uscita dall'estrusore analizzato a livello "microscopico" non è del tutto preciso, basti pensare che lui prende una quantita di plastica casuale a ogni rotazione, data dal fatto che non è fisso il numero di pellet che entrano negli spazi vuoti della vite senza fine e che costituiscono poi la pressione con cui viene espulso il materiale ( anche perchè i pellet sono irregolari); per tale motivo con un tiraggio costante e una uscita del filo non costante ( a occhio sembra perfetta ma fidati non e perfettamente fluida come si puo immaginare) secondo me peggiori la situazione in termini di diametro....

applicando invece un peso al posto della trazione (filo che cade per terra o fa la gobba) ci si avvale di una proprietà fisica di azione e reazione che non permette troppi sbalzi in quanto, quando le proprietà viscose del filo bilanciano la trazione della forza gravità del filo gia estruso, le forze in gioco si eguagliano e si trova un equilibrio .... inoltre non "forzando" una trazione i piccoli scostamenti di uscita del filo non creano grossi problemi in quanto sono ammortizzati dall'elasticità del materiale e dal fatto che il filo non in trazione puo rallentare....
(questa ultima parte è un po piu complicata da spiegare in un forum per scritto...)

vorrei pareri su questa osservazione...

simone
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 02, 2014 01:21AM
Altrettanto validi sono i tuoi ragionamenti, condivido tutto quello che dici, forse ho qualche dubbio sul discorso che fai sulla pressione determinata dall'irregolarità dei pellet. Non dimenticare che è tutto fuso prima del foro di uscita, e in un sistema come il mio, che ha una coclea lunga, non dovrebbero esserci spazi vuoti all'interno. Morale, io noto una certa regolarità nel flusso di uscita (dopo aver azzeccato T e frequenza del motore). Altrettanto chiaro è che l'eventuale trascinatore deve avere un controllo di velocità, così che in manuale posso "ad occhio" azzeccare le 2 velocità in gioco. Questo sistema rimane a mio avviso il più semplice da adottare... Tanto per far su in po di esperienza, poi si possono vedere implementazioni di controllo e via discorrendo.
Comunque, proviamo a fare qualche ragionamento in più sul video che linko qui sotto. Simone, tu mi proponi un sistema del genere?
[m.youtube.com]
Diego
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 02, 2014 04:04AM
Secondo me il metodo di atti1a è il migliore e il piu economico !!! Molti in rete usano il sistema del primo trascinatore......il filo esce dall'estrusore a una velocità costante....basta regolare il tiraggio per il diametro voluto.
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 02, 2014 04:05AM
Buongiorno e buon anno a tutti.
Sono assolutamente in linea con le osservazioni di zimox; il sistema che ha ipotizzato Attilio (a cui do il benvenuto) aggiunge al sistema che era in sviluppo un motore che mantiene la velocità di uscita del trafilatore, ma è del tutto simile, con le problematiche che evidenziava zimox.
Inoltre fatico a vedere altri vantaggi all'aggiunta di un motore intermedio e l'estrusore pilota già la velocità del filo in maniera naturale e quindi ottimale.
Nel video che hai postato, Diego, utilizzano il sistema che abbiamo ipotizzato, con la differenza del controllo laser (idea già accennata da zimox) al posto di quello IR: è la prova che il sistema funziona, basta solo decidere quale strada intrapprendere in base al rapporto costo realizzazione, qualità del prodotto finito; sarebbe interessante sapere che variazioni di raggio del filo ha ottenuto Ian Johnson con il suo metodo e quali otteneva prima di applicare l'avvolgitore.
Alcune osservazioni.
Nel video viene estruso materiale verso il basso e l'arco naturale che si crea è molto ampio, quindi le oscillazioni nella tensione del cavo sono molto ampie; non credo che dipenda da questo ma da una non corretta taratura, tuttavia il motore che inbobina il filo funziona ON/OFF a intervalli (si vede nel video) e non è quello che volevamo noi; altra cosa sempre legata a questo, sembra che il diamentro del filo sia indipendente dall'andamento costante o meno dell'avvolgitore (se no otterrebbe filo di diametro altalenante), quindi Diego ti chiedo: nel tuo caso una variazione di trazione modifica significativamente il diametro o le variazioni sono già determinate dal raffreddamento in vasca?
Io avevo ipotizzato che si potesse ridurre la flessione del cavo da una distanza tra fine vasca e avvolgitore intorno ai 50cm tenendo l'imbocco del filo nell'avvolgitore a 45° (quindi l'avvolgitore più alto della vasca) e avere oscillazioni di curvatura nell'ordine di max 10 mm: qui però non so che precisione abbia il sistema che ha pensato zimox ne tantomeno il grado di rigidità del filo appena estruso.
Inoltre il motore dell'avvolgitore dovrebbe essere tarato su due velocità, una appena sopra quella di estrusione, l'altra appena sotto.
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 02, 2014 06:44AM
ok... cerchero di rispondere a tutti nel miglior modo possibile...sperando di essere il piu chiaro possibile...
partiamo con ordine:
@dieghito
il flusso in uscita dall'estrusore sembra regolare ma in realta contiene piccoli cambiamenti di velocità non apprezzabili a occhio in quando cio che costituisce la spinta della plastica nell'estrusore è dato da quanto materiale viene spostato dalla vite senza fine, tale materiale pero non è costante perchè in un giro possono entrare 5 pellet in quello dopo 7 e in quello dopo ancora magari 4... cio costituisce un flusso non "perfettamente" regolare, (avete presente quando si studiava fisica o chimica e si diceva "prendiamo ad esempio un caso IDEALE" ecco qui siamo nel caso reale e non ideale, si doscosta pochissimo ma si discosta comunque).... ciò è reso meno evidende dal fatto che la vite senza fine adottata è molto lunga quindi la variazione è bassa ( ma pur sempre esistente)
altra cosa, a occhio non setterai mai nulla basti pensare che abbiamo uno dei sistemi di "ripresa video" piu scarsi al mondo con 20-30 fps (occhio umano) basti pensare che al cinema vediamo tutto fluido e sono (se non erro) 48 fotogrammi al secondo, in piu stai misurando delle velocita che non sono facili da elaborare visivamente se non mettendole in parallelo.... e anche se sbagli di una piccola quantità viene aumentata nel tempo ( conta che tu ogni spool da 1 kg sono circa 125 metri), per quello si mette sempre un loop di feedback per non doverla tarare a mano la velocità ma lasciare a fare all'elettronica che è sempre vigile sul fenomeno...

@framoro : migliore non mi pronuncio in quanto ne sto proponendo un altro..... XD hahahah scherzo... economico credo tanto quanto il mio... io uso un motore in meno XD

@nicola : la gobba si fa in base alle necessità di diametro del filo, piu gobba = piu peso = diametro piu tirato ovvero piccolo , meno gobba ecc ecc, la precisione è abbastanza alta nel tenere sempre la stessa gobba, inoltre non vi è da impostare due velocità in quanto il sistema che ho pensato ha un range di velocità dinamico tenuto il piu costante possibile per tutto il processo ovvero: il sistema parte e mette la gobba a posto poi la mantiene li per tutto il processo aggiustando la velocita di rotazione durante tutto il tempo o mantenedola costante se la gobba risulta a posto, non si parla di on/off ( che a parte tutto trovo il meno accurato del monto in quanto crea troppo squilibrio... meglio lasciarla arrotolare per terra a sto punto...)

Edited 2 time(s). Last edit at 01/02/2014 06:47AM by zimox.
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 02, 2014 06:48AM
complimenti per il tuo progetto
come dice MagicAlien sarà indispensabile avere un sistema partendo dai pallet per fare il filamento
lo stiamo vedendo nel fablab a Roma, per ora con una stampante si compra il filo, ma all'aumentare delle richieste con 2 o 3 stampanti si cercherà di abbattere i costi del filo
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 02, 2014 10:55AM
Beh, allora siamo ad un passo sopra quello che pensavo, scusa zimox. Se riesci a tenere velocità dinamiche in base alla "tensione del filo", penso che meglio non si possa fare: io procederei subito con questo upgrade.
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 02, 2014 11:39AM
Ma certo, se riesci a variare la velocità del bobinatore senza On/Off allora credo che non ci siano problemi. Se riesci a darmi un range stretto di oscillazione nella gobba, ovvero quando il filo tocca il sensore più basso aumenta la velocità e viceversa, alla fine lo stesso bobinatore diventa un trascinatore.
Rimane la questione della vasca d'acqua: secondo me, visto che l'abs esce dalla vasca duro come un palo, bisogna ragionare su una distanza di circa un metro o anche qualcosa in più dalla vasca al bobinatore per avere una gobba apprezzabile da sfruttare per i nostri scopi, ma credo che non ci siano problemi da parte mia, basta allungare la tavola.
Come pensi di costruire la parte di variazione di velocità? Via software oppure con dei potenziometri a bordo scheda?
Dai raga, mi avete convinto, andiamo avanti per questa strada!!!
Diego
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 02, 2014 12:31PM
Ciao,
dato per risolto il problema dell'avvolgimento, se la irregolarità nella sezione del filo è dovuta (e zimox mi ha pienamente convinto di questo) alla irregolare quantità di materiale spinto dalla vite, come si può (se si può) regolarizzare la sezione del filo? Da quello che ho letto, mi sembra di aver capito che la regolarità sia fondamentale (non avendo ancora una stampante parlo per "sentito dire").

Cambio argomento: la discussione nasce col titolo "TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP" ma poi questo aspetto è stato un po' tralasciato e non mi è chiaro dove si sta puntando: un prototipo per un piccolo numero di trafilatori da costruirci (per chi vorrà costruirselo) per il nostro uso? Un progetto open da consegnare alla comunità? Una possibile startup?

Faccio questa domanda perchè la combinazione acqua ed elettricità è abbastanza pericolosa e immagino che un modello commerciale dovrebbe avere tutta una serie di sistemi di sicurezza che costerebbero probabilmente più della stampante stessa.

Per questo e per altri motivi la trafilatrice andrebbe parecchio rivista, se lo scopo fosse quello di avere un prototipo da riprodurre "commercialmente" e non un prototipo da riprodursi "amatorialmente".

Attilio
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 02, 2014 02:05PM
sono contentissimo di essermi riuscito a spiegare bene... e cerco di nuovo di rispondere nel miglior modo possibile a tutti..
@nicola: tensione per modo di dire xke alla fine noi regoliamo la gobba... ovviamente un po di gobba la deve fare e piu gobba disponibile abbiamo piu sarà alta la precisione ( in termine di quanto rimane costante il peso generale applicato al filo) in quanto piu gobba si gestice meno viene influenzato da una piccola variazione di altezza....

@dieghito: in termini fisici non avendo io un trafilatore non ti posso aiutare se non teoricamente a decidere l'altezza e la distanza della gobba, però alla fine se la teniamo costante il filo viene bene, in termini di software pensavo di usare un pilotaggio di uno stepper (quelli delle stampanti) fatto tramite pwm ( sempre come nelle stampanti 3d) ovvero viene fornita un treno di impulsi all'elettronica a una data frequenza e questa frequenza determina la velocità di rotazione del motore...( ad esempio nei comuni stepper delle stampanti 200 step fanno un giro, ciò vuol dire che se io do 200 impulsi al secondo lui mi fa un giro al secondo, tralasciando ora per teoria il microstepping e robe varie)
il software montato su arduino o succedanei ( stavo pensado a un MSP430 della texas instrument per due motivi: originale comprato dall texas instrument direttamente costa 10 dollari spedino incluse le spedizioni, e offre un dispositivo a 16 bit molto piu performante dell'arduino...e si programma proprio come arduino...) si interessa di variare la frequenza di poco alla volta se necessario, ovvero quando vengono oscurati i sensori ir, oppure mantenerla costante nel caso i due sensori non siano oscurati, ovvero quando il filo viene avvolto alla giusta velocità, in tale modo ( mettendo una retroazione non troppo violenta in termini di cambiamento di velocità ) tutto dovrebbe avvenire in modo armonico, ovvio che bisogna ancora vederlo in azione xke in teoria funziona sempre tutto....

@attilio: in realta le irregolarita sono date si dalla discontinua velocità ma anche dal fatto che il filo esce caldo e si raffredda, un modo per stabilizzarle è impostare una trazione "non forzata" in modo da smorzare l'effetto di cambiamento di velocità (che è molto microscopico usando una coclea lunga come nel caso di dieghito...)
per non forzata intendo una forza controbilanciabile... ovvero se il motorino tira il filo e dal trafilatore non esce tutto il materiale ( parliamo di una frazione di secondo) il filo si deforma in quanto sottoposto a una forza che non puo bilanciare in quanto la viscosità del filo non si può opporre alla trazione del motore ( che sara di 2-3 kili nel caso di uno stepper) ... mentre se cio avviene in un caso in cui la forza applicata non è forzata, ovvero quella di gravità ....la viscosità riesce a controbilanciare quella forza e in quel microsecondo tutta la mancanza di materiale non estruso si trasforma in una azione reazione di forze che si sfoga nell'elasticità del materiale....(questo discorso è un pelo complicato... ma spero di averlo psiegato bene)

per intenderci meglio se tu tieni il filo e lo tiri senti quando il trafilatore espelle tutto il materiale o quando rallenta e di conseguenza vari la trazione (diciamo che avverti degli strattoni, parliamo sempre a livello microscopico).... se fossi un coputer faresti questa operazione 20 milioni di volte al secondo... il fatto e ke noi non disponiamo di un sistema di trazione a dinamometro in grado di rilevare tali micro variazioni di estrusioni quindi ci arrangiamo con metodi piu alla nostra portata...ovvio che il filo estruso da una macchina da 300-400 euro non sarà mai a livello di un filo estruso da una macchina da 100K euro....

buona serata

Simone

PS: mi hanno fatto molto piace quando avete detto che sono riuscito a trasmettervi la mia teoria XD grazie
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 02, 2014 02:45PM
@zimox
Perfetto, ci siamo spiegati bene, non ci resta che procedere. Volevo aggiungere che una volta che mi consegnerai l'avvolgitore (prevedi i cavi tra scheda e diapason di anche 1,5 mt) sarò io a determinare la posizione esatta sia in lunghezza, altezza, ecc... e non ultimo il range all'interno del diapason. Lo voglio molto personalizzabile perché da materiale a materiale le cose cambiano enormemente. Tanto per darti un'idea l'abs esce duro dalla vasca, il poliuretano esce morbido (ma solido e freddo) e cede su se stesso. E' chiaro che l'avvolgitore andrà posizionato a distanze diverse a seconda del materiale.
@ attilio
Forse nel tempo l'idea di partenza si è andata un po arenando, ma sono ancora in una fase di sviluppo (e lo avrai notato pure te dalle ultime conversazioni). Ciononostante sto producendo vari materiali tra i quali abs, hips e soprattutto poliuretano che al momento lo reputo molto interessante per alcune applicazioni. Comunque hai ragione te, al momento il mio trafilatore non è adatto ad una versione in kit, ma più ad uno sviluppo amatoriale... Pazienza! Però allo stato attuale non mi va di eliminare la vasca ad acqua, è troppo strategica per questo scopo. L'alternativa è la ventilazione forzata, ma appena cominci a produrre molto, bisogna aumentare il numero di ventole. Tecnicamente tutto possibile, però in acqua è più facile da gestire il filo perché scorre via senza attriti.

Diego
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 02, 2014 04:19PM
@dieghito... personalizzabilissimo te lo faccio XD al massimo faccio sistema a morsettiera cosi i cavi te li tiri tu XD cmq appena ho tempo veramente mi metto sotto.. perdonami ma ora sto nelle curve...
PS: anche il lyman v 3 ha l'acqua e la trovo una genialata....
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 03, 2014 02:53AM
Ah ma intendevi questo video del Lyman
[www.youtube.com]
Beh, questa è una bella notizia in quanto anche Lyman si è convertito all'avvolgitore. Significa che il raffreddamento a caduta è un sistema che impone forti limiti appena cresci con la produzione. Allora non solo io avevo problemi col diametro. L'avvolgitore è un obbligo, non c'è niente da fare.
Forse sono cieco, ma non vedo alcun controllo di velocità al crescere della bobina, sbaglio?
Questo è circa il metodo suggerito da Attilio.
Diego

Edited 1 time(s). Last edit at 01/03/2014 02:57AM by Dieghito81.
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 03, 2014 06:27AM
il tiraggio è dato dalle due ruote montate sull'impalcatura rosa, se fai molta attenzione vedi che la bobina viene "trascinata" da un motorino con un gommino che slitta , quindi non fa forza di tiranggio ma si limita a dare alla bobina una arrotolata , infatti il motorino gira molto piu veloce della bobina.... quello che con capisco e come faccia sincronizzare i due motori, quello della coclea e quello del tiraggio,( nella descrizione dice che sono sincronizzati... o si è fatto mega calcoli o è andato come volevi fare tu ad occhio... mah... appena lo scopro vi informo... e cosi fate anche voi XD tanti cervelli sono meglio di uno solo XD
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 03, 2014 08:18AM
Ciao,
complimenti Dieghito hai fatto una cosa incredibile.

Mi è sorta un idea per ovviare ai costi troppo elevati. Secondo voi è fattibile comprare una resistenza e un termistore per le stampanti appoggiarle a un raccordo per il gas (ho visto che molti li utilizzano perché hanno il giusto diametro di 3mm) e utilizzare l'elettronica della stampante (di cui già si è in possesso) per settare le giuste temperature. Per la coclea una punta di trapano e la struttura in legno e semmai parti che ti puoi stampare da te. Butto li un idea così, volevo solo sentire qualche parere.

Dodo954
Re: Trafilatore italiano - possibile start up
January 03, 2014 12:56PM
Ogni idea è valida di per se, che cosa ti posso dire? Puoi provarci, perchè no? A occhio cosa spenderai così? 70/80 euro comunque nei casi più ottimistici. E sei legato alla stampante che già ha i suoi problemi e quant'altro... Aggiungici poi i problemi del trafilatore e il tuo tavolo di lavoro diventa una sala operatoria... Hai bisogno di spazio per il trafilatore. Vedo io nel mio caso che da 50 cm è diventato 2 metri e ora con l'avvolgitore forse diventerà anche 3 metri.
Mah, forse io ho sbagliato perchè ho già speso parecchio, lo ammetto, circa 700 euro sono già andati, ma mi hanno reso in esperienza, ma il trafilatore se lo vuoi che funzioni bene devi spenderci su dei soldi, oppure con 250 euro ti prendi il filastruder che della lentezza hanno fatto la loro arma vincente in termini di semplicità e ti accontenti di farne un uso personale, ovvero 1 kg in 12 ore
Diego

Edited 1 time(s). Last edit at 01/03/2014 12:59PM by Dieghito81.
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 03, 2014 02:52PM
Ciao,
ho guardato ora il filmato di Lyman; tra l'impalcatura rosa e la bobina di filo c'è in mezzo un altro accrocco che dovrebbe essere un mulinello da pesca. Non sono pescatore e non li conosco; non è che hanno un meccanismo di frizione che lui usa per regolare la tensione? Altra cosa: sembra essere un "Fishing Level Wind Reel" (un mulinello che ha un meccanismo per cui mentre si riavvolge il filo lo sposta lateralmente):

[www.youtube.com]

Non so se lo usa anche (o solo) per tenere il filo in ordine durante l'avvolgimento.

Sul mulinello è anche impiantato un contatore... cosa conta? Forse serve solo per misurare la lunghezza del filo avvolto.

Attilio

Edited 1 time(s). Last edit at 01/03/2014 03:00PM by atti1a.
Re: TRAFILATORE ITALIANO - POSSIBILE START UP
January 03, 2014 04:30PM
Quote
zimox
il tiraggio è dato dalle due ruote montate sull'impalcatura rosa, se fai molta attenzione vedi che la bobina viene "trascinata" da un motorino con un gommino che slitta , quindi non fa forza di tiranggio ma si limita a dare alla bobina una arrotolata , infatti il motorino gira molto piu veloce della bobina.... quello che con capisco e come faccia sincronizzare i due motori, quello della coclea e quello del tiraggio,( nella descrizione dice che sono sincronizzati... o si è fatto mega calcoli o è andato come volevi fare tu ad occhio... mah... appena lo scopro vi informo... e cosi fate anche voi XD tanti cervelli sono meglio di uno solo XD

Non mi fa impazzire questo Lyman;
I motori della coclea e del trascinatore sembrano gestiti dal microprocessore (almeno seguendo i cavi sembra così), comunque non mi piace, preferisco affidarmi alla gravità che di sicuro non sbaglia e non perde attrito sul cavo.
Il mulinello ordina il cavo sulla bobina e conta i metri di cavo: carino, ma non credo a buon mercato.
la bobina mantiene una trazione pressochè costante sul cavo controllando la pressione della gomma sulla bobina stessa attraverso la molla: questo è forse il punto più interessante, perche innanzitutto non constringe al controllo elettronico, avvolge il cavo sempre alla stessa tensione e ha costi molto bassi: cambierei il sistema di frizione con uno un po più ortodosso e controllabile, ma per il resto secondo me è da tenere in considerazione...certo non è figo come il il diapason...
Re: Trafilatore italiano - possibile start up
January 04, 2014 06:41PM
Si, in effetti hai anche le tue ragioni.
In caso saresti disposto a vendermi qualche chilo del tuo filamento?
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