Coibentazione slip on per Heater Block
Posted by Bicicletta
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Coibentazione slip on per Heater Block July 03, 2014 02:49PM |
Condivido un sistema che trovo pratico per coibentare l'heater. Si infila e si toglie in un attimo, riduce drammaticamente i tempi di riscaldamento, lascia le parti pulite.
È ottenuto spalmando silicone sul blocchetto umettato di lubrificante, ricoperto poi di fibra di vetro, e di nuovo spalmato a forma finale.
Prego condividere controindicazioni sfuggitemi.
Uno stampino stampato porterebbe risultati esteticamente migliori.
...
però un minimo di correlazione tra mente e oggetto stampato, sembra esistere. [Cit. utente Davide (Aqua Dulza)]
È ottenuto spalmando silicone sul blocchetto umettato di lubrificante, ricoperto poi di fibra di vetro, e di nuovo spalmato a forma finale.
Prego condividere controindicazioni sfuggitemi.
Uno stampino stampato porterebbe risultati esteticamente migliori.
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però un minimo di correlazione tra mente e oggetto stampato, sembra esistere. [Cit. utente Davide (Aqua Dulza)]
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Re: Coibentazione slip on per Heater Block July 04, 2014 02:52PM |
Sisi, motorsil. Quando ho provato a fare di testa mia ho avuto risultati deludenti: quello non attacca, questo fessura e sbriciola ... Motorsil D tutta la vita, come da prescrizioni.
Sono stato impreciso anche con l'altro materiale: lana di rocca, credo si chiami, non fibra di vetro ...
Visto che è sufficiente solo una fessura per la messa in posizione e la rimozione, ho rifatto la superficie inferiore, che ora si presenta più "avvolgente", senza aver perso la praticità di inserimento:
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però un minimo di correlazione tra mente e oggetto stampato, sembra esistere. [Cit. utente Davide (Aqua Dulza)]
Sono stato impreciso anche con l'altro materiale: lana di rocca, credo si chiami, non fibra di vetro ...
Visto che è sufficiente solo una fessura per la messa in posizione e la rimozione, ho rifatto la superficie inferiore, che ora si presenta più "avvolgente", senza aver perso la praticità di inserimento:
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però un minimo di correlazione tra mente e oggetto stampato, sembra esistere. [Cit. utente Davide (Aqua Dulza)]
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Re: Coibentazione slip on per Heater Block July 07, 2014 02:09PM |
Hai ragione bellami, sono stato vago e impreciso, ma posso solo lanciare stimoli e condividere quello che faccio, e non certo scrivere tutorial o dare istruzioni.
Comunque, l'alluminio è il blocchetto dell'header block stesso, assemblato e con nozzle. Fa da stampo, come dire, “interno”.
Il lubrificante, stanotte ho usato un velo di grasso, serve proprio ad evitare l'adesione del silicone durane il suo indurimento, per ottenere poi il cappuccio rimovibile. Perché sia possibile rimozione e re-installazione ovviamente è necessario tagliare in modo opportuno una superficie chiusa.
Qualche ciuffino di lana di roccia avvolge solo lateralmente il primo strato di silicone: sopra e sotto manca spazio. Per lo stesso motivo, di spazio ridotto, qui è necessario ottenere spessori piuttosto uniformi: ho usato l'appoggio su un piano, lubrificato anch'esso, e forato, per accogliere il nozzle.
Un ultimo strato esterno di silicone compatta e fa da finitura, poco raffinata nella mia realizzazione.
Con la ventilazione richiesta dal PLA, l'aggeggio siffatto aveva il grave difetto di portare un gradiente termico eccessivo tra sensore di temperatura e nozzle: l'estrusione si è “indurita” ed è arrivata a bloccarsi nella melt zone durante una stampa in mia assenza.
Ho provveduto quindi a coibentare anche il nozzle, e il risultato mi sembra raggiunto: dopo 4 ore di stampa a passo di lumaca, con il nozzle a rigirare su un'area ridotta con ventilazione impetuosa, il PLA ha continuato a filare bene, e le parti aggettanti sono sono uscite migliorate rispetto al mio standard.
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però un minimo di correlazione tra mente e oggetto stampato, sembra esistere. [Cit. utente Davide (Aqua Dulza)]
Comunque, l'alluminio è il blocchetto dell'header block stesso, assemblato e con nozzle. Fa da stampo, come dire, “interno”.
Il lubrificante, stanotte ho usato un velo di grasso, serve proprio ad evitare l'adesione del silicone durane il suo indurimento, per ottenere poi il cappuccio rimovibile. Perché sia possibile rimozione e re-installazione ovviamente è necessario tagliare in modo opportuno una superficie chiusa.
Qualche ciuffino di lana di roccia avvolge solo lateralmente il primo strato di silicone: sopra e sotto manca spazio. Per lo stesso motivo, di spazio ridotto, qui è necessario ottenere spessori piuttosto uniformi: ho usato l'appoggio su un piano, lubrificato anch'esso, e forato, per accogliere il nozzle.
Un ultimo strato esterno di silicone compatta e fa da finitura, poco raffinata nella mia realizzazione.
Con la ventilazione richiesta dal PLA, l'aggeggio siffatto aveva il grave difetto di portare un gradiente termico eccessivo tra sensore di temperatura e nozzle: l'estrusione si è “indurita” ed è arrivata a bloccarsi nella melt zone durante una stampa in mia assenza.
Ho provveduto quindi a coibentare anche il nozzle, e il risultato mi sembra raggiunto: dopo 4 ore di stampa a passo di lumaca, con il nozzle a rigirare su un'area ridotta con ventilazione impetuosa, il PLA ha continuato a filare bene, e le parti aggettanti sono sono uscite migliorate rispetto al mio standard.
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però un minimo di correlazione tra mente e oggetto stampato, sembra esistere. [Cit. utente Davide (Aqua Dulza)]
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