Camera Calda su Prusa I3

Buongiorno a tutti,

oggi mi trovavo a ragionare su eventuali alternative al piano caldo per risolvere i fenomeni di warping e delaminatura.
Mi sembra di capire che una delle soluzioni più efficaci sia quella di creare una camera riscaldata che contiene tutto il volume di stampa della stampante.
Ho capito anche che questo metodo è protetto da copyright e qui sorge la prima domanda: cosa esattamente è protetto da copyright?
Se io voglio prendere una Prusa I3 e banalmente metterla dentro una scatola con una stufetta e poi venderla, non posso?

Successivamente vorrei porre un paio di domande di carattere tecnico:
- A che temperature bisognerebbe lavorare nella camera calda? Immagino più basse di quelle a cui si usa l' Hot Bed. Quali potrebbero essere quelle del PLA e dell'ABS per una stampa corretta?
- Il fatto di far lavorare i motori in un ambiente caldo, potrebbe portare sul lungo periodo a danneggiare l'isolamento degli avvolgimenti?
- Nella Prusa I3 sono presenti anche pezzi in ABS o PLA, che effetto avrebbe su questi il ripetuto riscaldamento e raffreddamento alle temperature della camera calda?

Grazie mille in anticipo se qualcuno vorrà rispondere ai miei dubbi.
Saluti

il problema non è tanto "aggirare il brevetto"...... è che....... è "meno semplice" di quanto si creda......
Purtroppo non basta "chiudere" la stampante in una scatola e sparargli dentro "aria calda"...... vi ritrovereste con la stampante che "salta" al primo avviamento.

... lasciando stare il pla che non la richiede proprio quindi parliamo di Abs, e vista la temperatura occorrente di circa 70°, bisogna osservare alcune semplici regole.

I motori "devono" essere delocalizzati dalla camera calda o raffreddati a liquido.... la temperatura è troppo alta unitamente al calore generato dai motori stessi.
Tutte le parti di scorrimento devono essere adeguate alla temperatura presente.....
Non ci devono essere ne parti in pla ne in abs in camera calda...... troppo alta la temperatura per parti plastiche soggette "a sforzi meccanici".....

Come vedi quindi già partendo da queste semplici considerazioni...... dimentica la prusa..... o perlomeno devi inventarti qualcosa perchè possa rimanere "entro" questi limiti.... e quella geometria.... la vedo male sotto quell'aspetto.......

Edited 1 time(s). Last edit at 01/30/2016 05:37AM by immaginaecrea.

---

Davide
Immagina e Crea
Progetto Flusso canalizzatore 4 vie
My Thingiverse

Io credo che la camera calda abbia un senso solo se è a una temperatura dignitosa, credo da 60-70 in sù gradi ma credo ne servirebbero anche di più.
Sarà sicuramente più efficiente quanto meno è la differenza ra temperatura di estrusione e quella ambiente.

E mantenere tutta la camera a quella temperatura è un problema, poi l'estrusore non può essere delocalizzato e avrebbe bisogno di raffreddamento apposito o sarebbe un blocco continuo.

Temperature inferiori a 50 gradi credo siano quasi inutili

si.... già non è facile con le "prime regole".... poi aggiungi pure anche il raffreddamento sicuramente a liquido del hotend.....

Comunque, mediamente, le camere calde lavorano "proprio" attorno ai 70°...... e non sono proprio pochi anche da mantenere stabili e "omogenei" in effetti.....

---

Davide
Immagina e Crea
Progetto Flusso canalizzatore 4 vie
My Thingiverse

Grazie mille delle risposte!

Questa domanda mi è sorta perché pensavo a come stampare oggetti di dimensioni dell'ordine di 50cm x 50cm in PLA.
Io davo per scontato che fosse presente il fenomeno del warping anche per il PLA a queste dimensioni di base, ma mi sembra che Davide sostenga il contrario.
Confermate?

Avevo pensato alla camera calda perché realizzare un piano riscaldato di area 50cm x 50cm non è proprio economico dal punto di vista dell'alimentatore necessario e del consumo energetico.

Saluti e grazie

io ho sempicemente chiuso la stampante in un box formato con un tavolino da 10€ dell'ikea e lastre di plexiglass ai lati. l'elettronica e fuori dal box, che ha quindi solo un foro per far passare i fili e per il momento non è a chiusura ermetica.

il rumore della stampante è diminuito, la puzza del filamente estruo pure, e non ho più avuto fenomeni di warping. Penso che il fatto che non arrivino sventagliate di aria sul pezzo aiuti ( occhi alla ventola dell'hotend, in conformazione standard prusa i3 alla fine il mio getto d'aria arrivava dritto sul pezzo dopo qualche rimbalzo.. -.-'' ) assieme al fatto che l'heatbed e il resto un po scaldano l'aria interna che quindi sarà sui 20/30 gradi almeno.

ed è quella che si chiama camera fredda, con l'abs la usano molti, ma la camera calda richiede una progettazione diversa.

---

Alessandro

Prusa I3 Rework molto modificata - Taurino Classic - Ramps 1.4 - Driver DVR8825 - Titan Extruder e Hotend E3D V6 - Bltouch originale - Firmware MarlinKimbra - Cura - Repetier Host

si, era per dirti che per stampare 50x50, già una camera fredda ("tiepida" direi, già dopo un ora di stampa si scalda abbastanza li dentro) ti fa raggiugnere il tuo risultato, se poi PLA, ancora meno problemi!

( io anche solo con la camera "tiepida" ho notato che i pezzi in abs "trasudano" se così si può dire, risultano unte al tatto, ma non tutte. Non so se questo è causato dal degrado dei pezzi stessi o è "unto" proveniente dall'estrusione dell'abs.

Appena riesco rimonto tubo + ventola per spingere fuori l'aria dal box e vedere se si risolve