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velocità variabile da strato a strato

Posted by Enki 
velocità variabile da strato a strato
February 06, 2018 12:51PM
Stampo con una 3Drag maggiorata (400x200x180) pilitata da Repetier-host. Faccio slicing con slic3r.
Siccome il piano della 3Drag è mobile sia su X che su Y, quando il pezzo è molto grande le accelerazioni mi fanno perdere i passi, soprattutto sugli strati più alti (quindi più peso sul piatto). Qualcuno ha un'idea se posso gestire da slic3r velocità (e accelerazioni) in modo tale da ridurle gradualmente all'aumentare degli strati? Insomma i primi dieci/venti strati più veloci e poi via via più lenti? Si può fare con slic3r o con qualche altro slicer? Grazie a tutti.
Re: velocità variabile da strato a strato
February 06, 2018 01:25PM
Io con la mia 3Drag avevo risolto abbassando le accelerazioni a 500mm/s^2, la differenza nei tempi di stampa è pressochè nulla, ma non avevo più avuto perdite di passi, e stampavo veloce, sui 60-70mm/s.

Se usi Repetier-host lo puoi fare collegando la stampante al pc, aprendo il programma, ed entrando nelle impostazioni delle eeprom, (andando a memoria) vai su "Configurazione"->"configurazione EEPROM", lì porti i valori delle accelerazioni degli assi x e y a 500, salvi et voilà, risolto per sempre senza dover mettere mano allo slicer winking smiley


Andrea Lillia
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Re: velocità variabile da strato a strato
February 07, 2018 07:02AM
Grazie della tua cortese risposta, conosco il tuo sito e lo apprezzo molto. Purtroppo le prove che tu cortesemente mi suggerisci le ho fatte tutte e in tutte le salse possibili, il problema rimane che una CNC a ponte fisso ha proprio intrinsecamente questo limite funzionale, non può gestire bene pezzi grossi, nemmeno scendendo troppo di accelerazione, perché poi questo va a limitare anche le velocità e di conseguenza il materiale estruso non si può più depositare correttamente. E comunque i tempi, già lunghi, si allungherebbero a dismisura. Mi rimane solo il tentare di gentire le velocità riducendole piano piano, layer dopo layer, via via che aumenta il peso sul piatto. Chiaro che potrei farlo a mano editando il Gcode con un editor di testi, ma il mio pezzo ha tantissimi layer e non finirei più. Oggi proverò ad istallare EditCNC (versione demo) per vedere se riesco a fare un post-editing del mio Gcode, altrimenti mi rimane solo da scrivere un SW dedicato che mi conti i layer (ad esempio contando i G92 E0), decrementando un po' la velocità ad ogni singolo layer. Se hai/avete qualche ulteriore suggerimento sarebbe graditissimo.
Re: velocità variabile da strato a strato
February 07, 2018 01:10PM
Grazie winking smiley

Allora, come software ci sarebbe Kisslicer, che permette di partire da una velocità iniziale e poi scegliere di quanto aumentare la velocità per ogni layer fino ad arrivare alla velocità finale (ad esempio, stampi a 60mm/s, mentre il primo layer lo fai a 10mm/s, inserendo un incremento di 5mm/s/layer la velocità di 60mm/s verrà raggiunta solo dopo 10 layer).. non so se può essere quello che cerchi winking smiley Eventualmente sul sito, sezione download, trovi le configurazioni per la 3drag di KS, così hai una base abbastanza completa dalla quale partire winking smiley


EDIT:
ho visto adesso che hai il problema inverso, perde passi quando sale e non sotto.. che velocità di spostamento hai? Che software usi adesso?


Andrea Lillia
Lillia.net
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Re: velocità variabile da strato a strato
February 08, 2018 04:50AM
Veramente tante grazie per le tue risposte

Uso slic3r (ultima versione stabile) sotto Windows e Repetier-Host, ho abbassato la velocità a 40mm/s e l'accelerazione a 500mm/s2, ma proverò a diminuire ancora l'accelerazione. Sono anche curioso di vedere che effetto potrebbe avere se riduco i jerk.

La soluzione perfetta sarebbe se esistesse qualche plugin di slic3r che introduce questo controllo sulla velocità layer-by-layer, come ha KS (evidentemente qualcuno ne ha sentito la necessità). Hai idea se slic3r prevede l'aggiunta di plugin? Sai se l'autore sta ancora supportando il progetto? Qualsiasi altra idea è benvenutissima smiling smiley

Edited 1 time(s). Last edit at 02/08/2018 04:50AM by Enki.
Re: velocità variabile da strato a strato
February 08, 2018 10:51AM
Domanda stupidissima, le accelerazioni le hai messe nel firmware, non nello slicer, vero?

Il jerk potrebe aiutare, fisicamente è la derivata dell'accelerazione, indica (in soldoni oni oni) lo "strappo" che ha, riducendolo (ma è un valore che va calcolato, non si dovrebbe andare a tentoni) potresti migliorare la situazione winking smiley


Andrea Lillia
Lillia.net
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Re: velocità variabile da strato a strato
February 08, 2018 01:08PM
sì sì hai ragione a farmi la domanda, avrei dovuto anticipartela io la risposta, ho caricato i valori sulle EEPROM. Per quanto riguarda il jerk lo ricordo come "xtrepunti" ai bei lontani tempi della meccanica razionale, so che è la derivata prima dell'accelerazione (la componente che fa venire il mal di macchina), ma riesco male a figurarmi il suo vero senso fisico, a parte indicare la rapidità di variazione dell'accelerazione. Invece lo "strappo" così a senso (fisico) mi sembra che debba essere l'accelerazione stessa, ma qui ammetto molti limiti "sensoriali". In ultimo, mi incuriosisce molto quello che dici sulla calcolabilità del jerk, su quali parametri e su quale modello? Possiamo approfondire un poco, sempre che la cosa possa essere di interesse generale? Grazie ancora per i tuoi preziosi riscontri.
Re: velocità variabile da strato a strato
February 08, 2018 02:41PM
Oddio, sui termini, la traduzione letterale di "jerk" è appunto "strappo" e l'ho sempre inteso così, ma basta mettersi d'accordo sui termini e siamo a cavallo smileys with beer

Premetto anche che non essendo la mia materia, potrei cadere in qualche scivolone, quindi prego di prendere con le pinze.

Chiamerò "jerk" la derivata dell'accelerazione, ovvero la derivata temporale terza della posizione (usiamo una sola coordinata per non appesantire le notazioni, spero non sia un problema essendo un sistema cartesiano).

Essendo una derivata dell'accelerazione essa stabilisce la variazione dell'accelerazione nel tempo (scusa se faccio un piccolo prologo ma così anche chi non ha dimestichezza con la meccanica razionale riesce a capire a fondo), ed è direttamente collegata alle vibrazioni della macchina (e quindi di rumore). Per il calcolo, avevo trovato una bella trattazione (pesantissima se vogliamo) su come calcolarlo, spero di riuscire a recuperarla.
In mancanza di altro, stupidamente, ti direi di provare a derivare l'accelerazione nel tempo, per trovare il valore da inserire nel firmware.

(sempre prendendo con le pinze) se passiamo da una trattazione continua ad una più reale, abbiamo che:

a=j*Δt

dove a=accelerazione, j=jerk, Δt=variazione di tempo

quindi direi che il jerk lo potresti calcolare come

j=a/Δt

dove come Δt puoi prendere un valore di qualche secondo.. secondo me 2 è un buon punto di partenza, ma è da vedere nella pratica come si comporta, questa è tutta una trattazione teorica, ma varia molto in base alla stampante (delta o cartesiana), alla massa che si deve spostare, credo che a questi livelli di "finezze" anche la superficie che crea attrito con l'aria possa influire, anche se non vorrei fosse solo una para mia..

Provo a cercare quell'articolo così se hai voglia/tempo di leggerlo possiamo magari fare un articolo un po' completo sul come ricavare quel valore troppo spesso sottovalutato winking smiley


Andrea Lillia
Lillia.net
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Re: velocità variabile da strato a strato
February 08, 2018 04:16PM
Rimango sintonizzato, l'argomento mi interessa e spero di capire un po di piu'. Sono solo un elettronico...grinning smiley
La stampante (cartesiana) la sto usando, ma questo parametro mi è sempre stato oscuro.
Grazie per la buona volontà.
Re: velocità variabile da strato a strato
February 08, 2018 04:49PM
Certo che avrei voglia di approfondire questo aspetto forse sottovalutato, Se trovi materiale ben venga sì!
Ho dato un'occhiata e mi sembra di poter confermare che le reazioni inerziali sono causate e direttamente proporzionali alle sole accelerazioni (F=m Δv/Δt) e quindi cosi a senso né il jerk né il jounce dovrebbero essere causa diretta delle perdite dei passi. Ma allora perché le mettono tra i parametri? Forse sono legate alle vibrazioni, come ipotizzavi tu? E' anche vero che la traduzione letterale di Jerk è "strattone" "strappo", ma mi sfugge il suo senso fisico (per la verità fino a Galileo e Newton sfuggiva a tutti anche il senso fisico dell'accelerazione). Da j=Δa/Δt (ovvero Δa=j*Δt) si può calcolare una delle tre variabili solo facendo opportune ipotesi (e quindi approssimazioni) sulle altre due oppure ricavandole sperimentalmente e a questo punto ti potrei anche proporre di rendermi disponibile per mettere ed acquisire un accelerometro (eventualmente 3D) sul piatto e sul telaio della 3Drag, ma mi dovrei organizzare e mi ci vuole del tempo (potrei usare un sensore dei quadricotteri). Ma avrei bisogno di essere affiancato, perché la possibilità di sparare bestialità è immensa (vedi leggi di Murphy e soprattutto chiosa di O'Toole). Scherzi a parte, con il dovuto tempo si potrebbe fare qualche prova. Ho comunque un bel sistema di acquisizione a disposizione che potrei ripendere in mano, dimmi tu se secondo te ne vale la pena. Ciao e per ora buonanotte.
Re: velocità variabile da strato a strato
February 09, 2018 02:25AM
Il senso fisico lo puoi vedere come il turbo dei diesel: quando stai accelerando, e si inserisce il turbo hai quella sensazione di essere schiacciato sul sedile, grossomodo quella è una variazione di accelerazione ed ecco il jerk winking smiley

Per il tuo problema, io lo avevo detto che c'entrava poco, lo vedo molto più legato alle accelerazioni che ai jerk grinning smiley

Dalla formula tu puoi calcolare il jerk perchè l'accelerazione la conosci (quella impostata nel firmware), mentre il tempo quello si, lo devi stimare, ma credo si possa prendere un tempo analogo a quello delle accelerazioni (che è molto più basso di 2 secondi).

Per le prove sperimentali, mi andrebbe benissimo, se posso ti do tutto l'aiuto di cui sono capace grinning smiley


Andrea Lillia
Lillia.net
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Re: velocità variabile da strato a strato
February 09, 2018 03:41AM
Simply 3d puoi variare tutti i parametri ad ogni singolo layer
Re: velocità variabile da strato a strato
February 09, 2018 08:28AM
@tanbruk: si hai proprio ragione, ho scoperto anche io stamattina che Simplfy3D può gestire questi parametri layer-by-layer, ma rimane comunque un programma a pagamento, anche se non caro; mi piacerebbe se possibile risolvere il problema nel mondo open; comunque veramente grazie della tua segnalazione.

@Andrea: purtroppo no Andrea, la parte percepita fisicamente alla partenza brusca della macchina è solo la componente di forza Newtoniana della reazione inerziale indotta dalla massa del nostro corpo ed è proporzionale solo alla massa stessa e all'accelerazione della macchina, non alla sua derivata prima. Il senso fisico del jerk mi sfugge ancora, ieri sera (notte) sono stato più di un'ora al telefono con un amico docente di fisica, stuzzicandolo e incuriosendolo, ma senza un punto di arrivo chiaro. Per dovere di cronaca allego un link, purtroppo non esaustivo: [math.ucr.edu]

Lascio invece a te il valutare se vogliamo tentare (con calma e mooolto tempo davani) qualche misurazione sperimentale sul piatto della 3Drag e a questo punto anche sul telaio per la rilevazione delle eventuali vibrazioni. Come detto, potrei acquisire questi segnali e non avrei troppi problemi a farci anche qualche analisi in Fourier, fammi sapere se vogliamo imbarcarci nell'avventura!!

Edited 2 time(s). Last edit at 02/09/2018 08:37AM by Enki.
Re: velocità variabile da strato a strato
February 09, 2018 10:52AM
Qui è possibile trovare una trattazione puramente informale sull'argomento.. sono più "chiacchiere da bar" che una trattazione rigorosa, ma rendono bene il concetto..

Per le prove, ripeto che mi piacciono queste cose, quindi si, possiamo (e dobbiamo oserei dire grinning smiley ) fare qualcosa, compatibilmente con i tuoi impegni winking smiley Sarebbe utile applicare il procedimento a diverse tipologie di stampanti, in modo da confrontare i risultati per le diverse cinematiche.


Andrea Lillia
Lillia.net
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Re: velocità variabile da strato a strato
February 09, 2018 11:17AM
Ho seguito qui e letto in giro (premetto che sono solo diplomato in elettronica ed ora neo pensionato, e non ho studi universitari) ed ho capito che Jerk viene definito come variazione di accelerazione (mt/sec^3). Fino ad ora ho sempre pensato solo ad accelerazioni costanti come da ricordi scolastici.
Quello che non "vedo" è come e dove è possibile che nel caso delle ns stampanti vi sia questa accelerazione non costante. Nel mondo del lavoro ho conosciuto molto bene le gestioni delle accelerazioni (rampe) applicate ai motori passo per evitare lo stallo (perdita di passi), devo quindi pensare che qui (stampanti 3D) vengono comandati con accelerazioni variabili?

Sapreste farmi un esempio di questa situazione nelle stampanti 3D?

mmmmm... ora che ci penso, una curva di accelerazione non rettilinea è una accelerazione variabile ?


Un saluto
Carlo
Re: velocità variabile da strato a strato
February 09, 2018 11:41AM
Quote
carlonb
mmmmm... ora che ci penso, una curva di accelerazione non rettilinea è una accelerazione variabile ?
Carlo

Esattamente winking smiley


Andrea Lillia
Lillia.net
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Re: velocità variabile da strato a strato
February 09, 2018 12:19PM
Questo implica che nelle ns stampanti le accelerazioni non sono costanti. Quindi vengono generati profili di acc e dec variabili?
Oppure vengono generati profili rettilinei ma si verificano delle situazioni "meccaniche" dove è come si generassero accelerazioni variabili?
Questo secondo aspetto, se vero, non lo capisco.
Ciao
Re: velocità variabile da strato a strato
February 09, 2018 12:38PM
Mha io credo che semplicemente ci siano delle curve con le quali si arriva all'accelerazione desiderata, che prta alla velocità che porta alla posizione, tutto con curve, e non con rette..il che avrebbe senso soprattutto per il discorso delle vibrazioni, a mio avviso.

Leggevo da qualche parte (forse su un libro di testo) che i profili più usati sono quelli a trapezio, che hanno solo vantaggi rispetto agli altri profili.


Andrea Lillia
Lillia.net
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Re: velocità variabile da strato a strato
February 09, 2018 03:12PM
Si i profili a trapezio sono classici, ovviamente non con segmenti completamente rettilinei che formano spigoli vivi, ma arrotondati. Da qui le rampe ad "S".

Edited 1 time(s). Last edit at 02/09/2018 03:13PM by carlonb.
Re: velocità variabile da strato a strato
February 09, 2018 06:36PM
@carlonb: complimenti per la rilevanza e l'importanza dei problemi da te accennati. Anche se esistono profili più complessi (ad esempio trigonometrici), i profili a trapezio (equazioni di primo grado), oppure arrotondati (equazioni di secondo grado), oppure a "S" (equazioni di terzo grado) sono le figure basilari della geometria e quindi l'approccio più immediato allo studio di traiettorie ottimali. Credo di saper/poter rispondere chiaramente e compiutamente ai tuoi dubbi, ma mi domando se è questo il tread giusto per farlo. Se voi/gli amministratori lo ritenete/ritengono, posso aprire un tread apposito per trattare di rampe di velocità e accelerazioni, dei loro risvolti sulla dinamica dei motori e degli aspetti applicativi che riguarano i motori passopasso.

Ma non dimentico di essere l'ultimo arrivato e se questi aspetti sono già stati trattati in altri punti o qualcuno più preparato di me li vuole affrontare, faccio ben volentieri un passo indietro.

@Andrea: ti ringrazio e ho letto con molta attenzione la discussione che hai linkato, ma purtroppo lì non si coglie per niente l'aspetto del senso fisico del jerk, che è la sola cosa che finora mi sfuggiva (e ho fatto i conti che mi sfuggiva da più di trent'anni, da quando un mio docente a lezione disse giustissimamente che era la causa del mal di macchina). dopo la lunga conversazione con il mio amico docente di Fisica e soprattutto dopo un'intera giornata a rovellarmici sopra, credo di avere le idee abbastanza chiare e mi piacerebbe condividerle con tutti, ma anche adesso mi pongo il problema se questo è il posto giusto per farlo. Anticipo che la cosa non è per niente facile, coinvolgendo un po' di matematica e di fisica e molta filosofia (non a caso chiamiamo padre della Fisica Moderna un alchimista/filosofo/politico come Newton e chiamiamo filosofo un ingegnere meccanico come Leibniz). Comunque mi sembra di avere adesso le idee abbastanza chiare,ma vale sempre il principio che uno le ha veramente chiare solo se riesce a chiarirle ad altri. E non va dimenticato che, nel mentre uno cerca di chiarirle ad altri, se le chiarisce per primo a se stesso. Posso provarci senza garanzie spinning smiley sticking its tongue out ma conviene qui o altrove nel forum?

Posso permettermi un apprezzamento per questo forum e un ringraziamento a tutti?
Re: velocità variabile da strato a strato
February 10, 2018 02:53AM
non dirlo.... fallo..... winking smiley..... il luogo è sicuramente giusto per questo tipo di "divagazioni su tema"....... e un po' di teoria non ha mai fatto male a nessuno.... anzi...... grinning smiley


Davide
Immagina e Crea
Progetto Flusso canalizzatore 4 vie
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Re: velocità variabile da strato a strato
February 10, 2018 05:11AM
@Enki, grazie per l'apprezzamento, ma ripeto che sono un elettronico e le basi di meccanica mi mancano. In ogni caso avendo lavorato nel campo di gestione motori passo/passo posso capire di cosa si sta parlando ed i concetti dietro tutto ciò.
Sono d'accordo sul fatto dell'approfondimento, continuiamo. Quello che vorrei capire anche con esempi "da bar.." è l'effetto reale che questo jerk ha sulle stampanti, o meglio, quando i verifica questo jerk, in quale punto del percorso di un asse si può verificare.
Ovviamente mi picerebbe anche assistere ad una trattazione approfondita e piu' teorica.

Se è necessario farlo in altro tread fatemelo sapere, cosi non me lo perdo. Se invece si continua su questo.... ci sono.
Un saluto a tutti
Carlo
Re: velocità variabile da strato a strato
February 10, 2018 04:19PM
Va bene allora ci provo, ma poi non dite che non avevo avvisato smiling smiley, se però sparo troppe cavolate mi fermate ok?

Siccome non lo fa nessuno, neanche i testi didattici, io proverò a partire dall'inizio, sperando di non perdermi per la via.

Il concetto di spazio e di posizione nello spazio è un concetto primitivo e piuttosto intuitivo, come sono intuitive le conseguenti grandezze di posizione e distanza, che già i greci con le loro geometrie avevano ben chiare (anche se i fondamenti teorici e filosofici dello spazio sono ben più complessi ed incerti, tantoché la teoria della relatività ha cambiato totalmente i punti di vista). Anche il concetto di velocità è un concetto primitivo della mente umana e per questo è piuttosto intuitivo. Molto meno intuitivo è il concetto di accelerazione e il suo legame fisico con la massa.

Tutti sappiamo dire che l'accelerazione è la rapidità di variazione della velocità, ma poi se guardiamo una macchina partire non sappiamo ben valutare a senso fisico la sua acceleazione, semmai riusciamo a valutare a occhio la sua sola velocità in quel momento (più o meno). Per capire che sta accelerando dobbiamo riflettere che un istante prima era ferma o andava più piano e un istante dopo andava più veloce, ma è solo una considerazione indiretta, noi non percepiamo intuitivamente il senso fisico di questa benedetta accelerazione. Se anche fossimo sopra la macchina e questa si muovesse diritta e a velocità costante noi non percepiremmo nessuna sensazione fisica, tantoché se oscurassimo i vetri, silenziassimo il motore, acquistassimo sospensioni supersofisticate e anche percorressimo una strada liscissima e senza curve, nessuno si accorgerebbe del fatto che la macchina si sta muovendo (come del resto non ci accorgiamo che tutto il nostro sistema solare sta viaggiando tutto unito e a velocità elevatissima all'interno della nostra galassia).

Questa cosa non è poi cosi intuitiva e scontata e per la prima volta è stata trattata formalmente da Galileo ai primi del 1600. In sostanza questo principio, detto di relatività Galileiana, dice che se non variamo le velocità non avremo nessuna interazione con le forze e con le masse, cioè queste non reagirebbero e non darebbero segnali di alcun tipo. In pratica da queste osservazioni siamo costretti ad accettare una cosa difficile da credere ed accettare col normale buon senso. Siamo costretti ad accettare che le masse (cioè la materia, cioè quella cosa che non sappiamo cosa é, cioè quella cosa che ha fatto il buon Dio il primo giorno oppure che ha creato il BigBang non si sa come e soprattutto non si sa perché, insomma questa massa "sa" esattamente in che punto si trova nello spazio, tanto che se la lasci stare e non la disturbi lei non ti da reazioni, non ti crea forze "reattive", forze cioè che nascono come reazione al fatto che tu stai tentando di frenarla o di accelerarla.

Cioè la massa ha una proprietà intrinseca incredibile, quella di sapere in che rapporto sta con tutto l'universo e di sapere se qualcuno sta cambiando la sua velocità, cioè se la sta in qualche moto accelerando o deviando.

Questo a me ha sempre suscitato una meravilglia enorme, ma io non sono nessuno e mi va bene così. Il punto è che ha anche turbato i sonni del buon Isacco Newton, il quale dovendo formulare un numero minimo di principi alla base di tutte le meccaniche celesti, si è messo fare il conto di quali siano i principi fondamentali (quasi credo religiosi) alla base di ttuto ed ha formulato quelli che sono passati alla storia como i tre "principi cardinali" del mondo. L'ultimo recita: ogni azione ha una reazione uguale e contraria. Forse ce n'era veramente bisogno e mi va bene accettarlo così. Il secondo recita: f=ma, cioè la massa e l'accelerazione sono in qualche modo collegati tra loro tramite questa cosa strana e non meglio definita che si chiama "forza" (e che la teoria della relatività ha poi cancellato dal mondo). Accettiamo senza contestazioni questo risultato e applaudiamo sia Newton che Galileo, per aver infine capito perché la velocità di caduta dei gravi dalla torre di Pisa non dipendesse dalla loro massa.

Visto che abbiamo accettato il risultato ora siamo liberi di applicarlo, no? Ok allora applichiamolo: se abbiamo un corpo (quindi massa diversa da zero, sennò che corpo sarebbe?) e chiediamo al Capitano Kirk di StarTrek di abbandonarlo fermo in un punto nello spazio vuoto interstellare, senza più toccarlo e senza mai più sottoporlo a forze "esterne" (applicate dall'esterno di quel corpo), quello naturalmente resterà fermo per sempre lì dove l'abbiamo messo e non si sognerà mai più nel futuro di andare da solo da nessuna parte. Quindi un corpo lasciato (da Kirk) libero da forze esterne (f≡0 sempre) dovrà rispondere al secondo princio e quindi l'affermazione 0≡f=mà, visto che m non è zero, comporta inevitabilmente che dovrà sempre essere uguale a zero (≡0) l'accelerazione "a" stessa e quindi il nostro corpo, non accelerato, manterrà per sempre il suo stato iniziale di quiete (o al massimo di moto rettilineo uniforme, se kirk gli aveva dato inavvertitamente una piccola spintina iniziale).

Quanto appena ricavato applicando rigorosamente la seconda equazione cardinale della dinamica Newtoniana è bello bello il primo principio della suddetta terna di equazioni (principio di inerzia) e questo comporta una riflessione profonda: se Newton poteva ricavare il pirmo principio dal secondo, perché cavolo ha sentito la necessità di formulare il primo? La risposta è molto più complessa e tocca riflessioni filosofico/teologiche e ovviamente non mi ci avventuro, si sappia soltanto che all'epoca vi fu in tutta Europa un gran fermento su questi temi ed ancora si scrive molto intorno a queste cose, solo che non si divulgano compiutamente, come invece secondo me si dovrebbe. Qui dirò solamente che Newton sentiva scottante il problema e ha pensato bene di asserire con la forza del postulato che tutto il nostro universo è uguale a se stesso in tutti i punti e c'è quasi una supervisione della legge di inerzia universale a regolarne gli equilibri (chissà che non abbia pensato anche ad eventuali risvolti teologici).

Cosa abbiamo fin qui trovato? Che non sappiamo cosa sia questa strana cosa chiamata massa e, a parte le sue ben note proprietà chimiche e biochimiche, dal punto di vista fisico si può solo dire che possiede due strane prorpietà inspiegabili: la prima é che due masse si attirano senza che nessuno sappia il perché (principio della gravitazione universale) e la seconda é che la massa "sa" sempre se è accelerata o meno rispetto al sistema di riferimento dell'universo intero, come se comunicasse direttamente con Dio stesso. Forse per questo, nel modello standar della fisica contemporanea, intorno agli anni 1960, il fisico Higgs cercò una qualche proprietà che spiegasse questo strano comportamento e il bosone che ne venne fuori fu definito da molti "particella di Dio".

Buttato giù di braccio, non rispondo dei possibili molti strafalcioni o aberrazioni di visione. Delle derivate, del jerk e delle rampe ne posso parlare fra un paio di giorni? Tutto quanto sopra mi servirà per spiegare le reazioni inerziali delle masse in movimento vario. Per favore rimuovete e buttate via tutto se lo ritenete troppo prolisso. Grazie a chi avrà avuto la pazienza di leggersi tutta 'sta sbobba. Enki

Edited 4 time(s). Last edit at 02/11/2018 04:43AM by Enki.
Re: velocità variabile da strato a strato
February 10, 2018 05:01PM
ehm..... comprendo il "di getto", comprendo la tua voglia di condividere e ne sono lieto MA.......... è illeggibile.... assolutamente illeggibile confused smiley...... ti prego..... prenditi la briga di suddividere i periodi.

Uno spazietto tra una riga e l'altra poi aiuta moltissimo........ eye rolling smiley .....usa pure anche i puntini se vuoi.... insomma...... fino a che puoi modificare il messaggio, fai un ultimo sforzo e completa "l'opera" con un minimo di "comprensibilità in più".......

Altrimenti davvero.... sei alla seconda riga e non sai più "che riga prendere"....... eye rolling smiley


Davide
Immagina e Crea
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My Thingiverse
Re: velocità variabile da strato a strato
February 10, 2018 05:55PM
Ok, letto smiling smiley Un pò a fatica... ( Davide giustamente suggerisce di inserire spazi tra paragrafi) ma apprezzo comunque l'impegno.
Acc..... la gravità!, mi sa che salteranno fuori anche la materia e l'energia oscura !!!

Attendo la prossima puntata...
Grazie
Re: velocità variabile da strato a strato
February 10, 2018 07:47PM
Quote
Enki
Va bene allora ci provo, ... tutta 'sta sbobba. Enki

(salto un po' di quote, non me ne volere, ma non appesantiamo il topic grinning smiley )

Ho letto, è la prima parte del corso di Fisica 1 dell'università, sono decisamente curioso di vedere dove porta tutto questo grinning smiley

Intanto ti faccio solo i complimenti per la chiarezza..

Non ho ben capito il passaggio della massa che non possiamo sapere cos'è.. la possiamo definire però, e dal momento in cui è definita si da per assodata, no?


Andrea Lillia
Lillia.net
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Re: velocità variabile da strato a strato
February 11, 2018 04:03AM
Grazie dei complimenti Andrea. Come premesso, ho cercato di essere chiaro prima di tutto per chiarire le cose principalmente a me stesso, ed era un pezzo che me lo dovevo. Dove porterà tutto questo ancora non lo so neanche io, ma vorrei almeno arrivare al jerk e alle sue responsabilità. Poi farò una doverosa panoramica sulle curve di velocità/accelerazione.

E no, non è un'introduzione a nessun testo che io abbia mai visto in vita mia (e ne ho visti tanti), perché i libri ancora chiamano Newton un fisico e Leibniz un filosofo e continuano a dire che i principi cardinali della meccanica sono tre, non avendo assolutamente il coraggio di affrontare il vero perché del primo.

La massa: certo che si definisce, ma soprattutto si misura e si tocca e qualche volta ci cade sui piedi. Ma questo non rende conto del perché delle sue due proprietà principali: il fatto che due masse si attirino (gravitazione universale) e che presenti proprietà inerziali (primo principio della dinamica).

Per ora trascuro la prima delle due (peraltro già resa inutile dalla teoria della relatività) e chiedo a chi mi segue solo uno sforzo per ricordade la seconda: qualunque massa (cioè m≠0) mantiene il suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme finché nessuna forza esterna lo perturbi (f≡0). Cioè la massa tende a non cambiare traiettoria con facilità e quindi se siamo a bordo di un'auto in curva noi tendiamo ad andare dritti e ci sembra (ci sembra solamente, si chiama forza apparente) che una forza ci spinga verso l'esterno della curva.

Ed anche, nella stessa maniera, una qualunque massa sul piatto della nostra stampante sarà sballotatto avanti ed indietro sui nostri assi X e Y, e reagirà applicando forze analoghe sul piatto stesso e su tutta la catena cinematica che collega il piatto ai motori. Mi riservo un po' di tempo per scrivere con calma questa parte. Ancora grazie per aver letto quando da me farneticato, è per me un vero piacere poterne parlare con qualcuno interessato.

@immaginaecrea: GIUSTISSIMA osservazione .. mi scuso .. e pensare che ho anche fatto per anni il revisore di tesi altrui e il formattatore di testi .. cercherò di fare del mio meglio .. ma come vedi il concetto di ipertesto mi rimbalza .. quasi quarant'anni fa sono riuscito a scrivere una sproloquio di tre pagine di foglio protocollo anche sul compito di analisi1 .. comunque ok torno indietro e ci provo .. grazie del suggerimento

@carlonb: materia ed energia oscure saltano fuori come ipotesi per tentare (a tentoni) di giustificare quanto palesemente in contraddizione con le teorie che precedono (relatività e meccanica quantistica). Tutta la scienza, per fortuna, funziona a tentoni (si chiama serendipità) e non è accettato facilmente dai "sistemi di potere" cogenti. A parte .. e solo dopo aver fatto il mio dovere dichiarato .. potrò lanciarmi in una amara nota in tal senso .. per ora la risparmio smiling smiley

Edited 9 time(s). Last edit at 02/11/2018 05:29AM by Enki.
Re: velocità variabile da strato a strato
February 11, 2018 05:54AM
Alla fine di questo corso mi piacerebbe sapere con chi sto dialogando (cosa fanno o hanno fatto).... Nel mio piccolo sono molto appassionato alla materia, mi pare di capire che sono in "collegamento" con persone preparatissime in meccanica e fisica, io sto partecipando solo a livello di curioso appassionato smoking smiley
Grazie a tutti, attendo nuove lezioni.
Re: velocità variabile da strato a strato
February 11, 2018 11:44AM
Ooooooooo...... così si che si riesce ad apprezzare...... bello si.... soprattutto per quelli che, come me, sono appassionati di fisica e derivati (astrofisica, fisica quantistica in primis) ma non avendo una preparazione universitaria ma solo "da appassionato", che legge tutto ciò che trova sugli argomenti...... bè....... ti dirò che se volevi parlare di Jerk l'hai presa "un po' larga"...... grinning smiley

Fermo restando che appunto sono lieto di continuare questa discussione, che oramai credo abbia assunto risvolti un po' meno definiti dal titolo.... grinning smiley

L'unica cosa che mi sento di dire è che il concetto di massa e/o materia, essendo in "equivalenza" con l'energia ci lascierà ancora per un bel po' con dei bei dubbi...... il fatto che si trasformino l'una nell'altra senza alcuna perdita sa molto di "simulazione"...... nel senso che ho sempre pensato di vivere più o meno in "Matrix".....

E gli ultimi studi di astrofisica mi stanno appassionando in maniera furiosa, visto che stanno venendo fuori dati strumentali fino a qualche tempo fa inarrivabili e che si scontrano con i dati teorici che, a quanto sto seguendo ultimamente, sembra non ne prendano più una...... visto che le hai citate anche tu.... materia ed energia oscura sono una delle cose più messe in discussione degli ultimi anni..... quindi se eravamo in alto mare quando pensavamo di poter cercare delle particelle che potessero testimoniarne l'esistenza, ora che ne stiamo diventando pure orfani...... diventa ancora più difficile..... grinning smiley

Detto ciò continuiamo pure.... magari avvicinandoci un po' ai concetti in obbiettivo....... grinning smiley

..... dimenticavo..... anche tu un ragazzino eeeee????....... eheheh..... che bella media abbiamo in questo forum...... mi sa che i giovani di questo spazio farebbero più soldi a venderci "zanette" (bastoni da passeggio in bolognese) che componenti per stampanti 3D

scusate la divagazione.... ma tra noi nonnetti....... grinning smiley

Edited 1 time(s). Last edit at 02/11/2018 11:57AM by immaginaecrea.


Davide
Immagina e Crea
Progetto Flusso canalizzatore 4 vie
My Thingiverse
Re: velocità variabile da strato a strato
February 11, 2018 01:30PM
Cosa faccio o facevo? Vendevo stoffe per arredamento. cosa sono: uno curioso
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