Adesione con ABS - La scoperta dello sciroppo di mandorle

Ciao a tutti, ho postato qui nella sezione internazionale una sperimentazione che mi piacerebbe condurre e discutere anche qui nella sezione Italia, con voi.
Si tratta dell'uso dello sciroppo di mandorle per l'adesione mentre si stampa con ABS (e magari altre plastiche).
A presto, Davide.

proverò con il miele a questo punto!
Enrico

Ciao Enricodare,
sì, esattamente, anche il miele dovrebbe funzionare, solo che lo trovo troppo difficile da stendere e potrebbero esserci delle complicazioni del tipo che si brucia. Sicuramente comunque è da sperimentare!

tutta robina che a 110° non credo possa essere molto a suo agio.... però il profumo son sicuro che è meglio di quello che si spande con la lacca a caldo...... che sembra un negozio di parrucchiera.........da vecchiette..... ;-)

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Davide
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immaginaecrea Wrote:
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> tutta robina che a 110° non credo possa essere
> molto a suo agio.... però il profumo son sicuro
> che è meglio di quello che si spande con la lacca
> a caldo...... che sembra un negozio di
> parrucchiera.........da vecchiette..... ;-)


Ciao Davide, in realtà bastano dagli 80 ai 90°C per l'adesione con lo sciroppo di mandorle.

P.S.: potrebbe essere un problema di rifrazione sul vetro, ma il mio termometro ad infrarossi mi segnala una temperatura più elevata di una decina di gradi mediamente e calore non omogeneo (uso heated bed direttamente sotto il vetro) con temperature diverse da un lato (per questo però ho delle prove da fare). Comunque, tutto ciò per dirvi che bisogna sempre misurare le temperature con altri strumenti ed incrociare i valori.

A quando l'aceto balsamico ?
:-)
Seriamente, hai gia' provato a stampare qualcosa di almeno 90-100 mm di lato/diametro ?

Ciao
Davide 3ntr

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no toys here...sorry

3ntrlab Wrote:
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> A quando l'aceto balsamico ?
> :-)
> Seriamente, hai gia' provato a stampare qualcosa
> di almeno 90-100 mm di lato/diametro ?
>
> Ciao
> Davide 3ntr


Ciao Davide 3ntr, il pezzo più grande che ho stampato è questo. Proverò con pezzi più grandi, delle dimensioni che proponi tu. Lo scopo della discussione comunque è quello di testare il metodo assieme a voi.

io l'ho gia detto tante volte.... perchè usate un isolante come piano di stampa sopra un piano riscaldato?????

il vetro, a parte che col termometro ad infrarossi non puoi proprio leggerne le temperature sia per rifrazione che per riflessione, è un discreto isolante termico che "accentua" le eventuali (anzi sicure) disomogeneità nella distribuzione del calore.
Usate rame, alluminio o quant'altro dissipi correttamente il calore e ne renda più omogenea la distribuzione.
Un foglio di 0.5 di rame è più che sufficiente per sostenere una stampa ed è sufficientemente elastico che, anche nel caso in cui non sia perfettamente in piano, l'elasticità permette comunque alla testina di "appoggiare" il materiale che spingerà "a piano" il rame.
Neanche le basette vergini degli stampati vanno bene.....

comunque gli sciroppi e le melasse per il momento le lascio agli sperimentatori estremi.....

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Davide
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Appuntamente, il rame DISSIPA piu' alla svelta il calore :-)
Qualsiasi altro metallo e' peggio del vetro, IMHO.
L'unico vantaggio che riconosco ai metalli e' la velocita' di riscaldamento.

Il termometro ad infrarossi va calibrato a seconda della riflettenza del materiale che leggi.. e per fare un bel lavoro andrebbe lasciato proprio da parte, perche a meno di non avere un aggeggio da ennemilaE, la risoluzione effettiva e' sempre spannometrica.

Cheers,
Davide 3ntr

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no toys here...sorry

Ma l'idea di usare un circuito stampato a doppio strato...?

da un lato il classico disegno a "fili" per fare la restistenza che sviluppa il calore e dall'altro il solo rame lasciato integro per diffondere meglio il calore generato dal lato opposto..!

Emiliano

3ntrlab Wrote:
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> Appuntamente, il rame DISSIPA piu' alla svelta il
> calore :-)
> Qualsiasi altro metallo e' peggio del vetro,
> IMHO.
> L'unico vantaggio che riconosco ai metalli e' la
> velocita' di riscaldamento.

io invece la "distribuzione omogenea e veloce del calore".... e dissipando di più, anche l'aria attorno all'oggetto dovrebbe essere "più calda"... quindi, nel caso dell'abs, non dovrebbe essere uno svantaggio.
il piano in alluminio di 3mm e rame ci mette poco più di 4 minuti per raggiungere i 110° con 2 cartucce da 12 V 40W e con il relè la scheda manco se ne accorge e l'alimentatore da 300W non fa una piega e rimane freddo.
>
> Il termometro ad infrarossi va calibrato a seconda
> della riflettenza del materiale che leggi.. e per
> fare un bel lavoro andrebbe lasciato proprio da
> parte, perche a meno di non avere un aggeggio da
> ennemilaE, la risoluzione effettiva e' sempre
> spannometrica.

sarà che ho un termometro cesso della miseria ma da me c'è proprio scritto nel manuale che non puoi usarlo con superfici riflettenti.... quindi ne metalli ne vetro se non opportunamente verniciati o opacizzati mentre per gli altri materiali c'è una scala da regolare assegnando un opportuno valore .
... ed è vero che comunque vada rimane "la spanna" l'unità di misura..... ci vuole una termocoppia a contatto per avere una certa affidabilità.

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Davide
Immagina e Crea
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Mai che si possa finire queste disfide a colpi di boccale :-(

Comunque... io rimango dell'idea che la lacca e' il rimedio sovrano. Spruzzi spessori ridicoli, senza impestare la zona di lavoro, a costi ridicoli.

Salute
Davide 3ntr

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no toys here...sorry

no vabbè.... non era mica una sfida.... a parte le vedute su vetro e metallo.... ma sulla lacca.... no non si può discutere.... mette tutti d'accordo...

OT
certo che è vero.... neanche un birrino (per te) e un bicchierino di vino (per me) ci siamo concessi alla sera..... eravamo proprio degli stracci.... o perlomeno parlo per noi... ma un'occasione bisogna proprio che la troviamo.....

cia' (alla romana)

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Davide
Immagina e Crea
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Con la Splend'OR extra forte non ottengo la stessa forza di adesione. Voi la usate su vetro? (a parte Davide immaginaecrea che stampa, se ho capito bene, su rame) e a che temperatura?
Stendere lo sciroppo di mandorla è una banalità al pari di spruzzare la lacca.
Non voglio convincervi di nulla, tranne che di provare per confrontare i risultati, perché con i soli miei test posso dire ben poco.

P.S.: Perché non la lacca? Perché viene venduto in contenitori di metallo e plastica, difficili da riciclare; contengono aereosoli infiammabili; vapori chimici da indagare. Non sono un talebano, ma ad ogni modo preferirei scegliere altro.

stampo sia su rame, con bed riscaldato "e lacca" (abs e nylon), che su vetro a freddo, sempre con lacca (pla e il resto).

il discorso è:
mi è sufficiente la lacca ad espletare la sua funzione di adesivo sia a caldo che a freddo?
risposta: si... a volte pure troppo.....

capisco benissimo le esigenze ambientaliste e ti comprendo a pieno però, già essendo un'azienda "low cost" tutto il "tempo e lo spazio" (sembro zichicchi) sono limitati ai minimi... la sperimentazione, ove già arrivata a risultati soddisfacenti, preferisco dedicarla a sistemi di stampa un poco più complessi (vedi multimateriale) ed a ciò che ancora non ha raggiunto un'ottimizzazione per me sufficiente (vedi sistemi di autolivellamento, riscaldamento piano, raffreddamento rapido ugelli, ecc. ecc.).

per questo ho detto che non mi dedicherò a quella sperimentazione che reputo si importante, ma marginale rispetto a tante altre ottimizzazioni raggiungibili in questi sistemi.

Ciao

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Davide
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