Idea da sperimentare per rifinire il PLA

Salve a tutti.

Da qualche giorno mi è venuta in mente una idea da sperimentare per lisciare le stampe in PLA, la riporto anche qui, magari qualcuno ci ha già provato.

L'idea consiste nel fare un bagno caldo al pezzo stampato.

Cioè, prendere una pentola, riscaldare dell'acqua a 60-70 o 80 gradi o forse anche di più ed immergere il pezzo in PLA per TOT minuti.

Cosa ne pensate? Qualcuno ha provato a fare qualcosa del genere con il PLA?

prova
anche se temo la temperatura anche a 100 gradi sia sempre troppo bassa
Io ho sentito parlare di phon-( quello da carrozzieri ) usando molta cautela......
ma non ho mai provato personalmente

Edited 1 time(s). Last edit at 01/04/2015 10:11AM by mic.

Allora tanto varrebbe metterla dentro un forno. Secondo me l'acqua bollente rovinerebbe la plastica degradandola, ma soprattutto credo che arriverebbe a temperature troppo basse per lisciare l'esterno, ma troppo alte per non deformare il pezzo.

Per questo alcuni usano la pistola da carrozziere, per "squagliare" l'esterno, lasciando freddo l'interno che funge da supporto.

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Alessandro

Prusa I3 Rework molto modificata - Taurino Classic - Ramps 1.4 - Driver DVR8825 - Titan Extruder e Hotend E3D V6 - Bltouch originale - Firmware MarlinKimbra - Cura - Repetier Host

Dite che quindi il problema con l'acqua calda, sarebbe il riscaldamento di tutto il pezzo, mentre si vuole riscaldare solo la superficie.

Mi è venuta un altra idea.

Allora, invece di immergere il pezzo nell'acqua. Si potrebbe bollire l'acqua, e poi fargliela scorrere sopra, con dei motori a pompa, e tramite dei tubi in teflon. Un motore potrebbe tirare l'acqua dalla pentola in riscaldamento, in quella con l'oggetto in PLA e un secondo motore, potrebbe prelevare l'acqua dalla pentola fredda per ributtarla in quella in riscaldamento.

Esistono degli "apparecchi" che fanno una cosa del genere con l'acetone per l'abs.

Non sono convinto dell'usa dell'acqua, visto che il pla con certi accorgimenti è biodegradabile, non vorrei che l'acqua bollente rendesse il pezzo fragile. Inoltre la temperatura dell'acqua non penso basterebbe per squagliare la superficie, come detto sopra.

Son tutte cose da provare. Prova a stampare un cubo e lasciarlo in acqua bollente. Secondo me non cambierà niente.

Esistono dei solventi per il Pla, (avevo scritto un post sui vari solventi) ma sono costosi e soprattutto difficili da trovare e pericolosi da usare.

Altri sistemi utilizzano un tamburo rotante con degli abrasivi.

Edited 1 time(s). Last edit at 01/04/2015 02:19PM by bilanciamist.

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Alessandro

Prusa I3 Rework molto modificata - Taurino Classic - Ramps 1.4 - Driver DVR8825 - Titan Extruder e Hotend E3D V6 - Bltouch originale - Firmware MarlinKimbra - Cura - Repetier Host

ce chi aveva proposto la sabbiatura, ma non ricordo se l'avevo letto qui o da altre parti.

Ciao

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Prusa i3 R2 + The Shell - Saintsmart Ramps 1.4 - Mega2560 R3 - Driver A4988 - Firmware MarlinKimbra
Mini Kossel - Alligator - Firmware MarlinKimbra4due

Io ho notato, dimenticando il Pla dentro ad un bicchiere di acqua, che dopo un pò di tempo si sfalda che è una meraviglia. Quindi non so se l'acqua bollente sia la giusta soluzione.
Io per ora vado di stucco riempititivo e carta abrasiva e tanta pazienza

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MiniMill [www.facebook.com]

Salve... ho avuto necessità di "recuperare" dei pezzi stampati in PLA con settaggi errati e pieni di ooze , provato diversi solventi e diluenti... Acetoni tutti scartati, ho trovato efficace solo della "NITRO ANTINEBBIA top " =====> ovvero "TOLUENE" ammorbidisce e "squaglia" superficialmente, quindi lasciando immerso un pezzo a lungo si deforma completamente, l'effetto + aggressivo superficiale lo si ha immediatamente applicato il prodotto, poi evaporando velocemente perde efficacia.
la sola applicazione del prodotto non spiana la superfice, occorre "frizionare", strofinare premendo il necessario per spianare i difetti, io ho usato dei dischetti struccanti imbevuti per rendere l'applicazione morbida e delicata sulla superfice.
la superfice resta morbida fino a completa evaporazione del prodotto, + si preme +si lucida..... ho usato per forti pressioni la parte plastica del velcro a mo di spugnetta scrab...non male come lucidità anche se ancora non perfetta.
la superfice può essere precedentemente carteggiata con carte sopra i 200 di grana... lentamente perchè l'attrito genera calore... e qualunque cosa dia calore DEFORMA il PLA! lasciate stare pistole da carrozziere... provato , saldatori con adattatori per scaldare solo superficialmente idem
il PLA secondo me non va trattato con calore per rifinirlo.

saluti
Tj

L'ho messo nell'acqua calda, a 100 gradi, ma non è successo proprio niente.

Comunque, ho trovato un prodotto, e mi si sono aperte nuove idee al riguardo del problema di rifinire il PLA.

Il prodotto che ho trovato si chiama XTC-3D, è prodotto negli USA, dovrebbe essere una Resina che si spalma. Purtroppo non ho trovato venditori Europei al momento, e anche negli Usa, a parte Amazon e il sito del produttore, non ho trovato altri venditori, quindi è leggermente scocciante da acquistare.

Tuttavia, questo prodotto mi ha fatto nascere una nuova riflessione. Mi sono chiesto, come facessero i restauratori o i falegnami a produrre il legno liscio dei mobili. Dopo avere indagato un poco, ho trovato che sul legno vengono passate delle sostanze, in particolare ho trovato che viene passata più volte una sostanza chiamata Gommalacca, che dovrebbe essere una sorta di resina colorata, ci sono passaggi con olio e ancora Gommalacca.

Quindi forse la soluzione per rifinire il PLA è quella di passargli sopra una Resina trasparente.

Quindi, adesso voglio provare a spalmare pezzi di PLA con Resina Epossidica Trasparente, e pezzi stampati in WoodFill e Laywood D3, con la Gommalacca.

Cosa ne pensate?

la gommalacca... si presenta sotto forma di scagliette ambrate, viene miscelata con "diluente" dove si scioglie formando un composto più o meno denso a seconda delle percentuali utilizzate, a questo punto viene "tirato" sul legno dove penetra, tura i pori e quando il "diluente" è completamente evaporato rimane uno strato molto resistente.... se ne danno diversi strati intervallati da spugnatura con fibra di ferro (una sorta di micropaglietta metallica finissima) .......oggi l'equivalente potrebbe appunto essere una resina bicomponente o anche monocomponente, ma questo no è una soluzione per plasmare lo stampato, in pratica lo rivesti come un confetto con un composto + o meno denso per "coprire" le stratificazioni dei layer o difettucci vari....tanto vale fare un bagno in immersione di resina moooolto liquida ripetendo fino a livello di copertura voluto..

segnalo:
[www.stampa3d-forum.it]
e
[www.stampiamoin3d.com]

Ciao

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Prusa i3 R2 + The Shell - Saintsmart Ramps 1.4 - Mega2560 R3 - Driver A4988 - Firmware MarlinKimbra
Mini Kossel - Alligator - Firmware MarlinKimbra4due

Ho ordinato, sia una resina trasparente, sia un paio di diversi tipi di gommalacca. La gommalacca, non appena mi arriva, voglio provare ad applicarla su queste stampe in materiali di simil legno, per vedere cosa si può ottenere come risultato.

Esempi Stampe in Simil Legno



Uno è il Laywoo-D3 (la palla scura), e l'altro quello chiaro è il Woodfill di Colorfabb.

Edited 1 time(s). Last edit at 01/12/2015 02:06PM by SpaceCyborg.

Ecco il primo pezzo, quello il Laywoo-D3, con un paio di applicazioni di Gommalacca.





Con il Laywoo-D3, il metodo di rivestirlo di resina Gommalacca per rifinirlo, sembra buono. Adesso lo sto facendo con l'altro materiale simil legno sempre con la Gommalacca.

Domani, proverò a rifinire in questo modo dei pezzi di PLA puro, ma con una Resina diversa, farò la prova con una Resina trasparente sui pezzi di plastica di puro PLA.

Stampato con Laywood, smerigliato con carta vetro a grana media, verniciato con colore acrilico trasparente

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Prusa I3 R2 di Nicola P. Hotend IeC 1.75
Delta Kossel V250 in costruzione

Mitico !

Quote
amario57
Stampato con Laywood, smerigliato con carta vetro a grana media, verniciato con colore acrilico trasparente

io gli do una pennellata di poliuretano si fissa bene nel PLA lo rende un po flessibile, resistente agli UV e con maggiore resistenza agli sforzi.